Rimini.«Ho visto mio fratello steso sull’asfalto Mi si è gelato il sangue, ho temuto il peggio»

AMBULANZA 5«MIA mamma è sotto choc, non si è ancora ripresa. Mio fratello ha provato a fermare quei banditi, aggrappandosi ai finestrini dell’auto in fuga, ma l’hanno travolto, una gamba gli è rimasta sotto le ruote».
Visibilmente provata Lidia Morolli, figlia di Franca, l’85enne ex titolare dell’hotel Enrica di Viserba, che ha gestito per decenni insieme al marito, scomparso circa 15 anni fa.
Com’è andata?
«Mia mamma era sulla terrazzina al primo piano di casa. Una donna, dalla strada, le si è rivolta molto cordialmente, chiamandola per nome, che sul campanello non è scritto, verso le 13,30. Le ha detto ‘Ciao Franca, come va? E’ da tanto tempo che non ti vedo’».
E sua madre?
«Le ha chiesto chi fosse».
Risposta?
«‘Avevo un negozio al mare vicino al vostro albergo – le ha detto – prima che morisse tuo marito’».
Sapeva anche che era vedova?
«Già, si erano ben documentati, era tutto preparato».
A quel punto?
«Nonostante mia mamma sia molto in gamba e lucidissima, e noi figli le diciamo spesso di diffidare da certe persone sconosciute, l’ha fatta salire in terrazza, e si sono messe a parlare».
Qui entra in scena suo fratello Stefano, 49 anni.
«Sì, lui abita sotto l’appartamento di nostra mamma. Ha sentito lo scatto di apertura della porta, ma non quello di chiusura. Questo fatto lo ha insospettito».
Ed è salito al primo piano?
«Proprio così. Si è trovato a tu per tu col ladro nella camera da letto. Aveva rubato tre anelli di nostra mamma che erano sul comò, d’oro con brillanti. Il ladro è scappato, lui l’ha inseguito chiamando aiuto. In strada è intervenuto anche il fruttivendolo, Andrea Neri. Si sono aggrappati tutti e due alle portiere della macchina in fuga – l’avevano parcheggiata davanti a casa – rallentata dallo scuolabus che ostruiva la strada, e faceva scendere i bambini. Quando il bus è ripartito, hanno sgommato a tutto gas, passando sopra la gamba di mio fratello».
Lei è arrivata poco dopo?
«Sì, mia mamma mi ha telefonato sconvolta: ‘Corri, c’è Stefano steso in strada’. Quando l’ho visto ho pensato a un incidente. E’ stato terribile».

Resto del Carlino