Vogliamo la restituzione totale delle rette che abbiamo versato nello scorso anno scolastico. Non abbiamo nessuna intenzione di pagare il Comune, visto che la maestra maltrattava i nostri bambini». La richiesta viene dai genitori dei bimbi dell’asilo comunale ‘Il Delfino’. Proprio quelli della sezione dove insegnava Loredana Pacassoni, la 61enne denunciata e arrestata dai carabinieri lo scorso 22 aprile, con l’accusa di maltrattamenti, dopo l’installazione di una videocamera nascosta che ha ripreso diverse scene incriminate.
In ottobre la Cassazione ha annullato il provvedimento di ritorno in libertà per la donna, deciso il 7 giugno dal Tribunale del riesame. Attualmente la Pacassoni è tornata in servizio in Comune (era stata sospesa) ma non nel settore educativo scolastico. «A prescindere da come andrà il processo – aggiungono i genitori – noi chiediamo indietro i nostri soldi». Una media di 290 euro a bimestre per ciascun bambino. Il Comune ha già restituito nei mesi scorsi una parte delle somme versate dai genitori dei 26 bambini della classe ‘I cuccioli’, primo anno di scuola materna. Quelle dei bimestri marzo-aprile e maggio-giugno. «Ma nonostante le nostre ripetute lettere – spiega Tiziana Putrone, una delle due rappresentanti del Comitato genitori – e nonostante gli incontri, le richieste all’ufficio rette e le conversazioni telefoniche anche con l’assessore alla Scuola precedente e attuale, non abbiamo ottenuto niente di più. Nell’ultimo confronto che abbiamo avuto, a settembre, l’assessore ci ha detto che la restituzione integrale delle rette dello scorso anno scolastico non era possibile perché il bilancio era già stato chiuso. Da allora, nonostante ulteriori nostre sollecitazioni, è stato black out completo».
MA i genitori non si arrendono. «Siamo tutti concordi – continua la Putrone –: non ne vogliamo sapere assolutamente di pagare una retta dopo che sono emersi maltrattamenti gravi ai nostri bambini. Due famiglie tra l’altro hanno cambiato asilo ai loro figli proprio per quel motivo. Non hanno più fiducia in quella scuola. Una famiglia si è rivolta a un altro asilo comunale, l’altra a una struttura privata». «Non escludiamo – conclude il Comitato genitori – di ricorrere alle vie legali se l’amministrazione manterrà questo atteggiamento. Proprio in questi giorni stiamo valutando l’ipotesi di non pagare la prima retta dell’attuale anno scolastico, la cui scadenza è a dicembre». Il Resto del Carlino
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