GOMME tagliate, parabrezza e lunotto in frantumi, specchietti distrutti. L’incubo di ogni automobilista si è materializzato l’altra notte davanti agli occhi di Mirco Ottaviani. Il segretario regionale di Forza Nuova giovedì sera aveva parcheggiato la sua auto in piazza Malatesta. Al suo ritorno, intorno alle 4 del mattino, ha trovato la brutta sorpresa. «Non sono stati semplici balordi — accusa Ottaviani — A parte i danneggiamenti non è stato rubato nulla. E in macchina c’era la borsa della mia ragazza. E’ un gesto a tutti gli effetti riconducibile a un raid della sinistra antagonista. Questa vera e propria azione orchestrata e messa a segno dai soliti squallidi personaggi rappresenta l’ennesima provocazione del sistema che con motivi ridicoli e assolutamente pretestuosi impedisce tra l’altro ai militanti locali di Forza Nuova anche di organizzare i banchetti di solidarietà nazionale che portano un concreto aiuto ai tanti romagnoli stanchi delle chiacchiere della politica».
OTTAVIANI non ha dubbi sulla matrice politica dei danneggiamenti. «Questo vero e proprio attentato — rincara la dose il segretario regionale del movimento di estrema destra — che ricorda per certi aspetti metodi mafiosi, volto a colpire non solo personalmente ma anche materialmente i militanti forzanovisti, non fermerà l’attività del movimento ne la tenacia dei suoi militanti che nelle prossime ore scenderanno in piazza per rivendicare il proprio sacrosanto diritto ad esistere e a fare politica». Ottaviani ha dovuto lasciare l’auto distrutta in piazza Malatesta, fino a ieri quando è stata recuperata da un carro attrezzi. «Un vigiliantes ha interrotto il ‘lavoro’ di questi personaggi mentre tagliavano una gomma — conclude — Ha visto allontanarsi un ragazzo incappucciato. Ho fatto denuncia alla polizia contro ignoti. Ma è chiaro chi c’è dietro a questo raid visto il clima di tensione degli ultimi mesi». (…) Il Resto del Carlino
Rimini. «I vandali di sinistra mi hanno distrutto l’auto» Il segretario regionale di Forza Nuova accusa gli avversari politici: «Sono stati loro»
