Quella del ministro Angelino Alfano, quando mancano 10 giorni a Ferragosto, suona come una minaccia per gli operatori: «Chiuderemo tutti i locali che non rispettano la legge. Non esiste linea dura contro le discoteche, ma contro la vendita e la cessione di droga nei locali». Come dire: il Cocoricò non resterà un caso isolato, perché «d’ora in poi sarà tolleranza zero» contro lo spaccio che avviene nei locali.
In Riviera i titolari di molte discoteche già tremano. O, peggio, sono pronti a gettare la spugna. E’ il caso del Coconuts, che è stato travolto all’inizio dell’estate dalla maxi operazione anti-droga ‘Titano’ e come il Cocoricò è stato chiuso (anche se per un periodo molto più limitato) dal questore Maurizio Improta. Dal locale si trincerano dietro al silenzio più assoluto, intenzionati a non commentare né la punizione inflitta al Cocoricò né le parole di Alfano. Ma il titolare, Lucio Paesani, ha confidato ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori di voler prendere a fine stagione una drastica decisione: chiudere il Coconuts, e questa volta per sempre. Paesani, dopo questa stagione decisamente ‘maledetta’ per lui e per il locale, e anche dopo quanto sta accadento intorno al Cocoricò, non se la sente più di mandare avanti il locale fondato quindici anni fa. La decisione definitiva verrà presa solo alla fine dell’estate, ma oggi l’aria che tira al Coconuts è proprio questa: mollare al termine della stagione, e abbandonare (almeno per qualche tempo) il mondo della notte. (…) Il Resto del Carlino
