Rimini: il comitato “No Variante SS16” chiede la cancellazione del progetto che definisce ormai obsoleto

Dopo due anni di stallo, il progetto per la nuova Statale 16 è tornato al centro del dibattito locale. Tra chi, come Fratelli d’Italia, ne chiede la cancellazione, e chi, come il sindaco Andrea Sadegholvaad, spera in sviluppi positivi da parte di Anas, il tema della variante alla Statale 16 resta controverso e dibattuto da decenni senza risultati concreti.

A intervenire con forza è il comitato “No Variante SS16” di Rimini, che definisce il progetto una soluzione temporanea e inefficace ai problemi di viabilità del territorio. Secondo il comitato, l’idea di ripescare oggi un progetto concepito decenni fa significa ripetere errori passati, creando un’opera fuori tempo e fuori contesto, con gravi conseguenze ambientali e sociali.

La variante proposta, lunga 28 chilometri e larga 35 metri, affiancherebbe l’Autostrada A14 creando un corridoio di oltre 14 corsie di asfalto, attraversando un’area agricola fertile e densamente abitata a pochi chilometri dal centro città. Gli effetti stimati includono aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico, riduzione delle superfici agricole e peggioramento della qualità dell’aria anche nei quartieri più lontani, con diffusione di nanoparticelle. Gli scavi previsti metterebbero inoltre a rischio la falda acquifera del “Conoide del Marecchia”, principale fonte di acqua potabile per Rimini.

Il comitato sottolinea inoltre come l’espansione edilizia degli ultimi vent’anni renda il tracciato incompatibile con l’attuale realtà urbanistica. Anche il Ministero dell’Ambiente aveva espresso perplessità sulla validità della Valutazione di Impatto Ambientale, ritenuta obsoleta rispetto alle nuove direttive europee.

Per il comitato, serve una scelta politica chiara e responsabile: cancellare definitivamente la Variante SS16 dai piani urbanistici e di trasporto, privilegiando invece una visione moderna e sostenibile della mobilità a Rimini.