IL COMUNE di Rimini si costituisce parte civile nel processo contro Virginia Panigalli, la dirigente ex dipendente comunale che – timbrato il cartellino – in più occasioni aveva abbandonato il posto di lavoro. E’ fissata per lunedì 8 febbraio la prima udienza del processo penale. L’accusa rivolta alla dipendente è di ‘avere tenuto un comportamento scorretto tale da danneggiare l’ente pubblico, sia sotto il profilo patrimoniale sia sotto il profilo del danno di immagine’. L’imputazione nasce da una serie di episodi documentati, nell’estate 2012, con le indagini fatte dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza.
INDAGINI dalle quali emerse che la Panigalli, dirigente all’epoca per Trasporti scolastici istituzionale, politiche del lavoro, ricerca sl federalismo municipale e autonomie locali, aveva più volte timbrato il cartellino magnetico che certificava la sua presenza in servizio e poi si era assentata per motivi personali. Assenze comprese tra i venti minuti e un massimo di circa tre ore. Il processo, precisa l’amministrazione, arriva a seguito di un altro contenzioso con la dipendente, che contestava il licenziamento avvenuto nel novembre del 2013. Una vicenda nella quale il Tribunale di Rimini ha dato ragione all’amministrazione comunale, respingendo il ricorso presentato e confermando il licenziamento.
