Multe da mille euro ai clienti, 500 alle prostitute. Per le lucciole la cifra scende a 400 se ‘conciliano’, pagando entro 60 giorni. Ma sono poche quelle che sganciano. Pagano subito circa metà dei clienti, metà fa ricorso. Entra in vigore dal 1° giugno l’ordinanza anti prostituzione su strada del Comune. Ordinanza che fissa la sanzione in 500 euro. Ma – per i clienti – la cifra raddoppia, salendo a quota 1.000, con l’applicazione del regolamento comunale. Nel 2015 ha portato a 606 sanzioni: un terzo a clienti, metà dei quali paga subito, metà ricorre; due terzi a prostitute. Il Comune stima «tra 200 e 250mila euro di introiti». Poiché ‘contingibile e urgente’ il provvedimento sarà in vigore fino al 15 ottobre e applicato su una serie di aree. Le stesse del 2015 perché a maggiore concentrazione di luci rosse. Statale, zona mare, via Varisco, Tolemaide in primis. «Rimini sceglie di adottare questo strumento per contrastare un fenomeno su cui ancora manca una legislazione chiara e adeguata ai tempi», rileva il Comune. «Uno strumento che, affiancando il regolamento comunale di pm, prova a sopperire seppur in maniera ‘artigianale’ all’assenza di un quadro normativo che ancora non considera come la prostituzione su strada, fenomeno che veicola anche criminalità e schiavitù, sia fonte di degrado urbano, di insicurezza e disagio per i cittadini». Nel mirino «atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo, abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità… La violazione si concretizza con lo stazionamento o l’appostamento della persona o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione». A chi intralcia la circolazione multa da 41 euro elevata a 54,67 se dalle 22 alle 7 di mattina. Ultima chicca: i multati, lucciole e clienti, saranno segnalati ad Agenzia entrate e Guardia di Finanza.
