DUE ANNI fa, di questi tempi, a mandare avanti l’aeroporto di Rimini c’era già Renato Santini, prima commissario e poi curatore fallimentare di Aeradria nominato dal Tribunale. E tra qualche giorno, per il ‘Fellini’, il rischio è quello di tornare a essere affidato a un commissario, se i giudici del Consiglio di Stato confermeranno la sentenza del Tar. A settembre, come si ricorderà, il Tribunale regionale aveva infatti accolto il ricorso presentato da una delle cordate uscite sconfitte dal bando di gestione. Il Consorzio per l’aeroporto aveva sollevato più di un dubbio sul bando fatto da Enac e vinto (a mani basse, con il massimo punteggio) da Airiminum. Per il Tar, il bando va annullato soprattutto perché non chiedeva espressamente ai partecipanti, come requisito, specifiche competenze in campo aeroportuale. Enac, per voce del suo stesso presidente Vito Riggio, ha subito contestato questo principio stabilito dai giudici, facendo notare tra l’altro come il bando per il ‘Fellini’ sia identico a quello fatto per assegnare la gestione di altri aeroporti (Forlì incluso).
IL 15 DICEMBRE la partita per il ‘Fellini’ ora si giocherà a Roma, dove i giudici del Consiglio di Stato dovranno decidere se accogliere il ricorso presentato da Enac (e da Airiminum, che si è tutelata a sua volta) o confermare la sentenza del Tar. In questo caso, si aprirebbe uno scenario ancora più ingarbugliato per l’aeroporto di Rimini. A più riprese sia l’Enac che il Ministero hanno assicurato che l’attività dei voli non verrà sospesa. Certo è che, se si dovesse rifare il bando, per il ‘Fellini’ tornerebbe quella situazione di incertezza che ha condizionato tutto il 2013, quando il piano di salvataggio dello scalo è stato prima accolto e poi bocciato, e il 2014. Airiminum attende con ansia l’esito del Consiglio di Stato, che il 15 dicembre non entrerà nel merito ma deciderà solo se ‘bloccare’ (concedendo la sospensiva) o meno la sentenza del Tar impugnata. Ma al momento la società ha deciso di non aggiungere voli extra a Natale e Capodanno, come accadeva in passato al ‘Fellini’.
Resto del Carlino