Rimini. Il Fellini ancora nella bufera. Il Tar boccia ancora il bando Enac

aeroporto di riminiSembrava sulla via del rilancio, dopo il fallimento e le tante difficoltà per riaprire. E invece il ‘Fellini’ rischia di restare di nuovo appiedato per mano dei giudici. Il Tar di Bologna ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio per lo sviluppo dell’aeroporto, una delle quattro cordate che l’anno scorso si erano presentate al bando di Enac per la gestione dello scalo riminese, vinta poi da Airiminum. Il Consorzio aveva sollevato dubbi sulla gara, e fondato il proprio ricorso al Tar su due aspetti. Il primo, decisamente più formale, riguardava la mancata indicazione del codice di gara. Ma è sull’altro, molto più sostanziale, che i giudici del Tribunale amministrativo di Bologna hanno dato ragione al Consorzio con la sentenza depositata l’11 settembre. In pratica, secondo il Tar l’errore di Enac è stato quello di non richiedere nel bando, «un’esperienza di gestione di organizzazioni complesse, anche al di fuori dello specifico campo aeroportuale». Pertanto per aggiudicarsi la gestione dello scalo di Rimini «era sufficiente disporre oltre che dei requisiti di ordine generale esclusivamente dei requisiti finanziari, senza il possesso di alcuna capacità o di competenza in materia aeroportuale o in materia comparabile». E qui sta «la violazione delle norme del codice dei contratti», che «prevedono che i concorrenti dimostrino le loro capacità tecniche». Ecco perché il ricorso viene accolto e di conseguenza «sono annullati il bando di gara e di aggiudicazione». Insomma, secondo i giudici, che hanno condannato Enac e Airiminum a 8mila euro di spese legali, il bando per gestire il ‘Fellini’ è da rifare. «E’ stata accolta in pieno la nostra tesi – osserva l’avvocato del Consorzio Sebastiano Capotorto – E’ inaccettabile che si faccia un bando pubblico per la gestione di un aeroporto, senza chiedere a chi vi partecipa di avere esperienze nel settore aeroportuale».
«E’ un grandissimo risultato – interviene Sergio Miotto, consigliere del Consorzio – Noi l’avevamo detto fin dall’inizio che il bando non era stato fatto nel modo giusto e che Airiminum non aveva i requisiti per vincerlo».
E ora? Airiminum farà ricorso, ma se venisse respinto Enac «dovrà rifare il bando daccapo», osserva Capotorto. Ma ieri, a botta calda, si è fatta anche largo l’ipotesi che il ‘Fellini’ possa essere affidato a Robert Halcombe, l’imprenditore americano che col suo gruppo Aviacom si era piazzato secondo nel bando di Enac, davanti allo stesso Consorzio e ai russi di Novaport. Nel frattempo la Novaport ha comprato la maggioranza delle azioni dell’aeroporto di Ancona, e Halcombe è diventato il gestore dello scalo di Forlì.

Il Resto del Carlino