Rimini. Il liceo delle Maestre Pie ai genitori: no a scollature e piercing

RAGAZZI A SCUOLAL’ABITO fa il monaco, eccome. Lo ripete come un mantra suor Anna Maria Rossetti, a chi le fa notare che arrivare a imporre il look anche ai genitori (oltre che ai ragazzi che frequentano il liceo gestito dalle Maestre Pie) forse è un tantino esagerato. Ma la regola è quella, e le religiose non ammettono sconti. E allora eccolo lì il cartello affisso all’ingresso della scuola, ben visibile a tutti, genitori e figli: no a piercing, tatuaggi, abiti troppo scollati e look più consono alla spiaggia che all’aula. Le reazioni, alla notizia del divieto introdotto nella scuola superiore anche per mamme e papà, non si sono fatte attendere. C’è chi, come Cristina, Daniela, Elena, si trova totalmente d’accordo con la scelta di suor Anna Maria. «Anzi, regole così dovrebbero valere per tutte le scuole. Un po di buon gusto!». E’ vero che «i tempi sono cambiati», ma, aggiunge Elena, «un ritorno al rispetto dei luoghi e dei ruoli è necessario oggi più che mai». Non ci sta Simone, alla ‘santa inquisizione degli abiti’ imposta da suor Anna Maria e dalle sue sorelle: «Bisognerebbe ricordare loro che l’abito non fa il monaco…». Vero per i ragazzi, forse un po’ meno per i loro genitori. Ma quelle mamme «scollate all’uscita della scuola non si possono proprio vedere…».

Resto del Carlino