C’era una volta il meccanico, ultimo tra gli eroi romantici del lavoro artigianale. Un mito fatto di salopette, motorini smontati e marmitte Malossi, che per decenni ha attratto giovani appassionati e formato generazioni di professionisti. Oggi, però, quel fascino sembra svanito: i giovani sotto i quarant’anni che scelgono la carriera di officina sono pochissimi, e le competenze rischiano di perdersi per sempre.
L’allarme arriva da Union Ricambi, associazione leader nel settore dei ricambi auto che serve oltre la metà delle quasi 400 officine e carrozzerie della provincia di Rimini. Marco Bracchi, presidente dell’associazione, sottolinea il problema: “C’è un vero gap generazionale, lo tocchiamo con mano ogni giorno. Sempre meno ragazzi hanno voglia di sporcarsi le mani, benché il lavoro non manchi. I titolari di officine sotto i quarant’anni sono pochissimi, oggi la media si avvicina molto più ai cinquanta”.
Secondo Bracchi, il declino della passione per il mestiere è frutto di molteplici fattori: “Oggi i giovani non cercano soltanto il lavoro sicuro, ma anche soddisfazione personale e libertà. Mancando la passione, viene a mancare anche la voglia di mettersi al servizio di un lavoro che spesso viene percepito come duro. Inoltre le competenze richieste sono sempre più complesse, perché la meccanica si intreccia con l’elettronica, e inizialmente la retribuzione può non essere proporzionata allo sforzo”.
Il presidente di Union Ricambi punta anche il dito sulla formazione: “I percorsi professionali nei centri tecnici non sono valorizzati come dovrebbero. Bisognerebbe ripartire dalle scuole”.
Il rischio, avverte Bracchi, è concreto: “Siamo di fronte a un effetto domino. Andati in pensione gli ultimi Highlander, il rischio è quello di perdere per sempre certe competenze tecniche artigianali. Questo, nel medio-lungo periodo, si rifletterà anche sulla capacità di innovare e sulla sicurezza stradale. Già oggi la difficoltà nel reperire personale qualificato è evidente. Il nostro, ad esempio, è un lavoro di magazzino – teoricamente alla portata di tutti – ma avere conoscenza approfondita della meccanica, e non solo dei prodotti che si vendono, sarebbe molto utile. Oggi questo automatismo non è più così scontato”.
Union Ricambi lancia così un appello per valorizzare le professioni artigianali e incoraggiare i giovani a riscoprire il fascino di un mestiere che, seppur duro, è fondamentale per la sicurezza e l’innovazione del settore automobilistico locale.