Una richiesta surreale ha scatenato un incubo quotidiano per una donna riminese. La vicina di casa, una 36enne, convinta di essere orfana, ha iniziato a insistere affinché la sua amica la adottasse, trasformando gesti di cortesia in minacce continue e danneggiamenti.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura, tutto ha avuto inizio con un rapporto di buon vicinato: la vittima accompagnava la 36enne a visite mediche e la aiutava nelle piccole necessità quotidiane. Ma quel sostegno è stato interpretato come un legame da “formalizzare”, con richieste pressanti e ossessive di essere legalmente adottata. Di fronte al rifiuto, la situazione è degenerata: messaggi intimidatori, telefonate insistenti e persino danni all’auto della vicina, con frasi minacciose come: “Mettimi sotto la tua tutela altrimenti ti rovino la vita”.
Dopo mesi di persecuzioni, la donna ha trovato il coraggio di denunciare. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dal Sostituto Procuratore Davide Ercolani, hanno portato ieri, martedì 26 agosto, all’emissione di un divieto di avvicinamento per la 36enne: dovrà restare ad almeno dieci metri dalla vicina.
Una vicenda che unisce l’assurdo e la paura: un’ossessione trasformata in stalking che ha costretto la vittima a vivere sotto costante tensione, dimostrando come anche le relazioni più apparentemente innocue possano deteriorarsi in maniera drammatica quando i confini della realtà vengono ignorati.