Rimini. Il Pd chiude la porta all’intesa con Pizzolante: “No alla vecchia politica”

pd partito democraticoSILURI da sinistra, da destra e dai ‘grillini’. La svolta di Sergio Pizzolante, il parlamentare di Ap-Ncd che dopo aver combattuto Gnassi per anni ha deciso di sostenerlo alle prossime elezioni comunali, non fa saltare sulla sedia il Pd e non spaventa nemmeno gli ex alleati del centrodestra e il Movimento 5 Stelle. Se qualche consigliere comunale del Pd ironizza («Quanti voti porterà Pizzolante a Gnassi, oltre a quelli della sua famiglia», si chiede Simone Bertozzi), è il segretario provinciale Juri Magrini a sgomberare il campo da ogni dubbi. «Chi rappresenta l’onorevole Pizzolante? Perchè a oggi per me è un parlamentare eletto con i voti del centrodestra – premette Magrini – Detto questo, le alleanze si fanno in base ai programmi e quelli del Pd sono sempre stati alternativi a quelli di Pizzolante…».
Ma per Magrini il punto è un altro: «In questo momento il vecchio schema della somma aritmetica delle sigle politiche e dei vecchi tromboni che cercano di rappresentarle è stato superato. Il Pd vuole essere invece il punto di riferimento per tutte quelle nuove forze sociali e civiche di cui è ricca la città». Ma la svolta di Pizzolante non poteva passare in silenzio nemmeno nel centrodestra. E Gennaro Mauro, capogruppo riminese del Pdl, non fa sconti al parlamentare: «Vorrei rassicurare Pizzolante: sarà la coalizione di centrodestra l’avversario che il Pd dovrà temere. Non so cosa sia rimasto di Ap-Ncd a Rimini, di una cosa sono certo: il suo sostegno a Gnassi sarà irrilevante dal punto di vista elettorale». Insommam il centrodestra non si straccerà le vesti. Così come il M5S, che non teme il sostegno di Pizzolante a Gnassi. «A Rimini centrosinistra e centrodestra si sono sempre spartiti prebende e poltrone – attacca Gianluca Tamburini, capogruppo dei ‘grillini’ – Non c’è un riminese che non lo sappia. E ora che hanno un avversario in comune, pericoloso, non ha più nemmeno senso fingere. Il loro messaggio non è ai cittadini. Il messaggio è a chi comanda in città: attenzione perché stavolta abbiamo un problema. E quel problema siamo noi, il Movimento 5 Stelle. Dispiace per gli amici del Pd che continuavano a ingannare se stessi. L’appello di Gnassi e di Pizzolante è alla plutarchia riminese. Il nostro appello è a tutti gli altri. A quei riminesi stanchi di ingoiare opere o vicende come quelle del Trc, di Aeradria, del Palas». Va giù dura anche Carla Franchini, consigliere del M5S: «La sfiducia di Pizzolante nei confronti del M5S è il miglior regalo che potessimo ricevere. Ora i riminesi sanno che avranno solo due possibilità: il partito che governa da 70 anni e il Movimento 5 Stelle, la più civica delle civiche».

Resto del Carlino