Dopo i recenti attacchi di lupi ad allevamenti e animali da cortile nel riminese, anche il Partito Democratico scende in campo chiedendo alla Regione Emilia-Romagna provvedimenti per limitare la presenza del predatore lungo le zone collinari.
A presentare un’interrogazione alla Giunta è stata la consigliera regionale dem Alice Parma, che domanda “quali azioni stia intraprendendo, alla luce dei recenti attacchi di lupi nel riminese, per mitigare la predazione di animali da cortile e rafforzare la tutela di allevamenti e bestiame, valutando e rafforzando, in attesa di nuove indicazioni nazionali, sistemi di monitoraggio e interventi rivolti a mantenere l’equilibrio della specie, tutelando al contempo le attività antropiche, le imprese e la sicurezza della popolazione”.
Secondo Parma, “la diffusione del lupo, complici i cambiamenti climatici e una modificazione nelle abitudini della specie, anche al di fuori delle zone montane, sta destato qualche preoccupazione e senso di insicurezza tra i cittadini”. Dopo gli episodi registrati, a Rimini sono già stati attivati dei tavoli di confronto.
L’obiettivo dichiarato dai Dem è “valutare una serie di azioni finalizzate a rendere ‘inospitale’ il territorio riminese per i circa 30 o 40 lupi presenti”, spiega Parma, indicando possibili interventi come “una diversa gestione dei rifiuti organici o del cibo per animali fuori dalle abitazioni o con una particolare e maggiore attenzione nel tenere cani da compagnia e gatti al chiuso durante la notte”.
La consigliera ricorda anche il contesto europeo: “La scelta dell’Europa è motivata dalla necessità di gestire in maniera più flessibile la diffusione dei lupi, mantenendo la specie protetta ma non più al massimo livello, aprendo alla possibilità di misure specifiche in caso di proliferazione eccessiva della specie”.