Il Tar ha motivato il rigetto “considerato che il ricorso non presenta profili tali da far prevedere un buon esito del giudizio e che (omissis) nel bilanciamento degli interessi deve accordarsi prevalenza all’interesse pubblico alla realizzazione (già avviata) del parcheggio” ed ha quindi concluso ritenendo insussistenti i presupposti per la concessione della misura cautelare, con condanna della società ricorrente a rifondere le spese della fase cautelare.
Come noto, con la demolizione e il ripristino dei luoghi del manufatto sarà possibile concludere il primo stralcio dei lavori relativi ai parcheggi del Progetto Tiberio che prevede, oltre alla sistemazione di tutta l’area, l’aumento, da 208 a 232, degli stalli parcheggio per le auto, a cui se ne aggiungono 20 destinati alle moto. Una disponibilità di stalli di sosta destinata ad aumentare di 101 unità (20 esistenti, 81 ex novo) con il secondo stralcio dell’intervento già avviato nei giorni scorsi.
Comunicato stampa