HO letto attentamente sul ‘Carlino’ l’intervista al professor Attilio Gardini, in cui economista e docente dell’Università di Rimini propone un piano industriale per rilanciare il nostro turismo. Concordo con la sua analisi delle nostre strutture alberghiere: siamo stati i primi a costruire un grande distretto turistico ed è vero che oggi i nostri hotel sono più vecchi ed obsoleti di quelli che si trovano in altre località.
Non credo, però, che i turisti si siano allontanati dalla riviera solo perché non ci sono delle strutture ricettive adeguate. Se così fosse tutti gli alberghi nuovi e di ottima qualità che ci sono (ne sono stati costruiti anche qui) dovrebbero lavorare a pieno regime. Invece anche quelli faticano a stare sul mercato. Insomma mi chiedo quali sono i veri motivi per cui perdiamo delle quote di mercato e mi piacerebbe vedere uno studio serio, fatto magari dall’università, sui veri motivi che hanno originato questa disaffezione dei turisti nei nostri confronti. E’ su quelli, ancora prima che sul rinnovemento alberghiero, che bisognerebbe intervenire
Anna Budini
***
Gentile lettrice, sul turismo ognuno ha le proprie, rispettabili opinioni. Quello che noto, però, è la mancanza di un dibattito serio e costruttivo sul futuro della nostra ‘industria’ più importante. Si parla poco, e soprattutto si fa ancora meno, per arginare un’emorragia di arrivi e di soggiorni che da anni continua inesorabile. Piacerebbe a tutti capire perché perdiamo quote di mercato e cosa serve per rilanciare l’intero comparto. Invece il dibattito non decolla sia nei palazzi della politica, sia in quelli delle associazioni economiche. Persino l’università non riesce ad offrire quel contributo di stimolo e di approfondimento che sarebbe utilissimo per il territorio. Ben vengano, dunque, gli interventi come quelli del professor Attilio Gardini. Ma sarebbe interessante sentire anche altre voci e altre proposte, visto che in gioco ci sono il lavoro e il benessere di gran parte della riviera.
Resto del Carlino