PRIMA il tradizionale pranzo di Natale condiviso con quasi 200 ospiti – tra poveri e volontari – alla mensa della Caritas diocesana, poi il vescovo Francesco Lambiasi ha aperto alle 13 la Porta centrale della Caritas di via Madonna della Scala. Analoghe aperture – dopo quella di papa Francesco a inaugurare l’Anno Santo alla Caritas alla stazione di Roma – sono avvenute in contemporanea alla mensa dei Cappuccini a Santo Spirito, alla Comunità di Montetauro, alla casa ‘Madonna del perdono’ e al Pronto soccorso sociale di Santa Aquilina.
«La presenza del vescovo alla mensa dei poveri nell’ultima domenica prima di Natale è un segno visibile di vicinanza e aiuto che la Chiesa dà ai poveri», spiega don Renzo Gradara, responsabile della Caritas Diocesana. «La comunità è una famiglia raccolta dal Vangelo – ricorda la Diocesi -. Per questo a Natale, quando in tutto il mondo le famiglie si riuniscono attorno alla tavola, la Caritas fa festa con i poveri, che sono la nostra famiglia i e i nostri amici».
Una curiosità: alla mensa Caritas il menù odierno prevedeva antipasto, due primi (ravioli ai funghi e tagliatelle al sugo), poi carne arrosto o pollo, e contorni di patate; infine frutta e panettone. Per tutto il periodo del Giubileo ai sacerdoti diocesani e religiosi è concessa l’autorizzazione ad assolvere i penitenti anche dai casi riservati al vescovo e ai suoi penitenzieri, come per esempio l’aborto.
«Invito tutti – conclude monsignor Lambiasi – a fare di quest’anno giubilare una straordinaria occasione di grazia, tanto più attesa e preziosa per la nostra Diocesi che vuol ravvivare in ogni fedele e in ogni comunità la gioia della fede e il fuoco della missione». Alle 17, alla bella mostra Presepi dal mondo, nella sala dell’Arengo di piazza Cavour (lo scorso anno quasi 20mila visitatori) concerto della Banda giovanile ‘Città di Rimini’, formata da 60 giovani da 8 a 15 anni, diretta dal maestro Renzo Angelini.
