Rimini. In aula il caso di Davide Fabbri, imputato per l’imbrattamento del murales “L’uomo che allatta il bambino”

 

 

Davide Fabbri, 58 anni, originario di Cervia e noto per le sue polemiche iniziative, è comparso oggi in aula, assistito dall’avvocatessa Tiziana Teodosio. L’imputato, che indossava una tunica bianca e un crocifisso, è accusato di aver imbrattato con della vernice bianca il murales intitolato “L’uomo che allatta il bambino”, un’opera d’arte autorizzata dal Comune di Rimini e situata in via Girolamo Savonarola. L’episodio risale al 4 aprile 2023 e il murales, che rappresenta un uomo transgender che allatta un neonato, aveva in seguito ricevuto interventi di ripristino.

L’azione di Fabbri aveva suscitato un ampio dibattito pubblico, generando reazioni politiche e sociali contrapposte. Sebbene il soggetto avesse ammesso di essere responsabile dell’atto vandalico, ha dichiarato che le sue motivazioni non erano di natura censoriale, ma legate alla volontà di creare una nuova opera d’arte sul tema. Durante l’udienza, ha tuttavia ritrattato in parte la sua posizione, assumendosi la responsabilità spirituale dell’atto, ma non quella materiale o morale.

La prossima udienza è stata programmata per il 9 gennaio, quando saranno ascoltati i testimoni della difesa e dell’accusa.