Rimini, in mille per “Guitar 100 – Accordi di pace”: musica e spiritualità trasformano la spiaggia in un simbolo di unità

IERI, martedì 19 agosto, la Spiaggia Libera Tutti si è trasformata in un grande palcoscenico a cielo aperto per ospitare “Guitar 100 – Accordi di Pace”, evento promosso dalla Diocesi di Rimini che ha saputo unire musica, spiritualità e comunità.

 

Circa un migliaio di persone hanno preso parte alla serata, nata da un’idea del vescovo mons. Nicolò Anselmi, che ha visto protagonisti un centinaio di chitarristi accompagnati da altri strumenti – batteria, bassi, armonica e tromba – e da un pubblico partecipe che, per oltre due ore, ha cantato i grandi classici della musica italiana.

In scaletta brani come Il mio canto libero, Generale, Gente di mare, L’isola che non c’è, insieme ai successi di Battisti, Bennato, Dalla, De André, De Gregori, Fossati, i Nomadi, Tozzi e molti altri. Tutti i testi e gli accordi sono stati proiettati su un maxi schermo, permettendo al pubblico di seguire e partecipare coralmente.

Musica ed emozioni, tra riflessione e preghiera

“Cos’è il canto? È unità di suono e parola, la sostanza primordiale del mondo e il tramite tra il divino e l’umano” ha detto in apertura don Ugo Moncada, responsabile dell’Ufficio Pastorale delle attività espressive e artistiche della Diocesi. Ha sottolineato come il canto, oltre a generare benessere, permetta di entrare in contatto con le emozioni più autentiche. “Cosa trasmette il canto? Trasmette pace. E la pace – ricordava papa Giovanni XXIII – si regge su quattro pilastri: verità, giustizia, amore e libertà”.

Accanto alla musica non sono mancati i momenti spirituali: la lettura del Salmo 122, un estratto dell’omelia del cardinale Pizzaballa ai cristiani di Gaza City del 20 luglio scorso e citazioni sulla pace di papa Francesco e papa Leone XIV, consegnate ai presenti.

Il Vescovo tra i “Guitar 100”

Mons. Nicolò Anselmi non ha voluto restare spettatore: ha imbracciato la chitarra e cantato insieme agli altri musicisti. “In un mondo che spesso alza la voce per dividere, noi abbiamo voluto alzare la voce per unire – ha detto –. Guitar 100 è un’immagine concreta della pace: voci e strumenti diversi che trovano armonia, senza annullare nessuno, ma accogliendo tutti”.

Sul finale, il Vescovo ha citato l’ultima canzone in scaletta, Strada facendo di Claudio Baglioni, invitando ognuno a guardare oltre:
“Per ognuno di noi c’è un gancio in mezzo al cielo: è Dio, è l’amore di Dio Padre per ciascuno dei suoi figli”.

Il ricordo delle vittime di Lampedusa

Uno dei momenti più intensi della serata è stato il ricordo delle 27 persone annegate il 13 agosto a Lampedusa, tra cui una neonata e tre adolescenti. Sul litorale riminese sono state accese 27 candele, nel silenzio assoluto, e la folla ha recitato il Padre Nostro in loro memoria.

La serata si è chiusa con un’immagine forte e carica di significato: una comunità che canta, riflette, ricorda e cammina insieme nel segno della pace.