Le indagini sul caso di Pierina Paganelli, il cui corpo è stato trovato il 4 ottobre 2023, si arricchiscono di nuovi elementi a carico della testimonianza di Manuela Bianchi, ex amante di Louis Dassilva. Gli avvocati difensori del senegalese, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno presentato una memoria di 161 pagine al gip Vinicio Cantarini, sostenendo che l’assenza di rumore della porta tagliafuoco del garage di via del Ciclamino sia un indizio della non veridicità delle affermazioni della Bianchi.
Secondo la difesa, la Cam3, un sistema di videosorveglianza, non avrebbe registrato Dassilva mentre scendeva lungo la rampa esterna per raggiungere il garage, suggerendo che potrebbe essere entrato dall’interno. Se fosse così, l’apertura della porta tagliafuoco, che funziona a molla, avrebbe generato un rumore, assente invece nelle registrazioni. Questo aspetto alimenta dubbi su come Dassilva possa aver raggiunto Bianchi quella mattina.
La Procura, d’altra parte, ha avanzato l’ipotesi che il rumore della vettura di Bianchi, rientrante in quel momento, avrebbe potuto coprire il suono della porta. Gli avvocati dei figli di Paganelli, Monica e Marco Lunedei, controbattono che il rumore della porta è ben udibile quando Dassilva la apre per risalire, in linea con le dichiarazioni di Manuela e altri elementi raccolti durante le indagini.
In aggiunta, la difesa ha sollevato questioni riguardo la testimonianza di Bianchi sui barattoli di cipolle di Pierina, che si sarebbero rotti la sera del delitto. Le discrepanze nei racconti di Bianchi, dalla chiamata al 112 fino all’incidente probatorio, sono state evidenziate come ulteriori indizi della sua scarsa credibilità.