Rimini. Inchiesta Aeradria. ll presidente Bonaccini: «Gnassi dimostrerà la sua innocenza»

gnassi«GNASSI? Chi lo conosce bene sa che tutto può avere immaginato, tranne che costruire un’associazione a delinquere». Dopo il segretario regionale Paolo Calvano, ieri anche il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini è sceso in campo per prendere le difese del sindaco di Rimini, per il quale la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio (insieme ad altre 18 persone) per il crac di Aeradria.
Gnassi, che solo qualche settimana fa è stato ufficialmente ricandidato dal Pd per le comunali 2016, rischia di andare davanti al giudice che dovrà decidere se mandarlo a processo o no tra febbraio e marzo, nel pieno della campagna elettorale. Ma per Bonaccini, che a sua volta nel 2014 fu indagato per le spese pazze in Regione (con l’accusa di peculato) proprio mentre si era candidato a governare la Regione, Gnassi non deve affatto temere i giudici. Come ha detto ieri a chiare lettere, a margine del convegno sulla green economy a Bologna. Ribadendo la sua totale «fiducia nella magistratura», Bonaccini chiede però ai giudici «di fare il più in fretta possibile». Proprio com’è avvenuto con lui: la posizione di Bonaccini fu archiviata dai giudici di Bologna nel giro di alcune settimane.
Il presidente dell’Emilia Romagna si dichiara sicuro della «estraneità a qualsiasi tipo di accusa» rivolta a Gnassi, e si augura che «possa arrivare a dimostrare la linearità della propria condotta amministrativa. Nel suo caso poi – aggiunge Bonaccini – anche per la portata dell’accusa. Chi lo conosce sa che tutto può avere immaginato tranne che costruire un’associazione a delinquere». E’ questa l’ipotesi di reato più pesante di cui Gnassi deve rispondere nel caso del crac di Aeradria, insieme ad altri otto indagati eccellenti: il predecessore Alberto Ravaioli, gli ex presidenti della Provincia Nando Fabbri e Stefano Vitali, il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni, l’ex presidente di Camera di commercio Manlio Maggioli, infine Massimo Masini e Massimo Vannucci (per tanti anni alla guida di Aeradria) e Sandro Giorgetti (ex amministratore di Air, la società controllata di Aeradria).

Resto del Carlino