Le questioni relative alla mancata prestazione di assistenza sono particolarmente critiche quando la polizia locale di Rimini indaga sugli incidenti stradali. Questo tipo di comportamento è severamente punito dalla legge e gli agenti in divisa attuano procedure investigative molto rigorose, che però non sempre sono sufficienti a risalire ai responsabili. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati individuati complessivamente 32 incidenti in cui non è stata fornita assistenza, 10 dei quali sono stati risolti, compreso uno molto grave la settimana scorsa.
Parliamo di condotte molto gravi che possono avere conseguenze anche gravi sul piano giuridico. La mancata prestazione di assistenza ai sensi dell’articolo 189 del Codice della Strada si verifica quando una persona coinvolta in un incidente non si ferma e presta assistenza alla vittima e decide invece di lasciare la scena senza rispettare tali obblighi. Comportamenti irresponsabili e illegali possono avere gravi conseguenze legali e civili. Il fatto che la legge punisca chiunque trascuri i propri doveri nei momenti critici sottolinea l’importanza di agire in modo responsabile e umano.
I regimi sanzionatori variano a seconda che la persona coinvolta fosse ferita o meno al momento dell’incidente. Nel primo caso (commi 6 e 7) verrà avviato un procedimento penale per portare il responsabile davanti al giudice. Le conseguenze legali possono variare, ma spesso comportano sanzioni severe. Le possibili conseguenze penali includono multe salate, sospensione o revoca della patente, servizio alla comunità e persino il carcere, soprattutto se l’incidente provoca lesioni gravi o morte. Oltre alle conseguenze penali, le vittime o i loro rappresentanti legali possono anche intentare una causa civile contro il conducente. Ciò potrebbe comportare la richiesta di risarcimento per i danni fisici, psicologici o materiali causati dall’incidente.
Nel secondo caso (incidente senza feriti) sono previste sanzioni amministrative che vanno da 302 euro a 1.208 euro. Se dal sinistro derivano danni gravi al veicolo coinvolto, può essere irrogata anche la sanzione amministrativa della revoca della patente di guida. In questi casi, la squadra investigativa sugli incidenti della polizia locale conduce indagini approfondite per identificare il conducente che non ha prestato soccorso. L’attività inizia nelle prime ore dopo l’incidente e non si ferma fino alla chiusura del caso. Questa fase molto impegnativa inizia con l’ottenimento di informazioni dai presenti, dai testimoni e dal personale medico intervenuto sul posto, e può coinvolgere anche altre tecniche investigative come l’analisi delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private. La polizia, infatti, può anche richiedere e analizzare le registrazioni video dei privati ??cittadini per ottenere una comprensione più completa di quanto accaduto. Analisi che possono fornire prove cruciali.
Secondo le segnalazioni fornite dalla polizia locale, dall’inizio dell’anno ad oggi si sono verificati complessivamente 32 incidenti stradali in cui non è stata prestata assistenza, di cui 10 risolti, cioè è stata identificata l’identità dell’autore del reato . Il responsabile se n’è andato. Includono anche gli ultimi due incidenti mortali di quest’estate e della scorsa settimana. Nel 2022 si sono verificati 31 incidenti in cui non è stata fornita assistenza, 11 dei quali sono stati indagati ed è stato individuato il responsabile.
“L’omissione di soccorso – precisa l’assessore alla sicurezza Juri Magrini – rappresenta una violazione grave e immorale dei principi fondamentali di solidarietà e responsabilità che dovrebbero guidare la nostra convivenza. In un momento di difficoltà come un incidente stradale, è fondamentale che chiunque sia coinvolto assuma la responsabilità di prestare soccorso e fornire il proprio contributo alla sicurezza e al benessere degli altri. Voglio ringraziare gli agenti del Nucleo Infortunistica per l’efficacia delle indagini e delle procedure che mettono in campo per identificare e perseguire i responsabili di omissione di soccorso. Un impegno che viene messo in campo con l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private per raccogliere prove concrete. Purtroppo non sempre bastano una normativa anche severa sull’omissione di soccorso e le avanzate procedure investigative, a garantire la giustizia per le vittime degli incidenti stradali. Credo sia importante anche aumentare i programmi di formazione nelle scuole e le campagne pubbliche che possono contribuire a creare una cultura di solidarietà e responsabilità tra i conducenti.”
Comune di Rimini