Un incontro ravvicinato che non si vorrebbe mai fare è avvenuto alla prima udienza del processo contro Edson Tavares al tribunale di Rimini. “Se lo conosci lo eviti”. Parafrasando un celebre slogan pubblicitario degli anni ottanta, raccontiamo quello che è successo in aula. Gessica Notaro si è trovata per la prima volta di fronte all’ex fidanzato, l’uomo che diceva di amarla e l’ha sfregiata con l’acido. “Guarda come mi hai ridotto”. Così ha esclamato togliendosi la benda dall’occhio sinistro.
Lui, che per mesi l’ha anche inondata di messaggi ingiuriosi, l’ha pedinata, ha minacciato persino i suoi amici, è rimasto totalmente impassibile. Nessuna emozione, sguardo fisso, conciliabolo con i suoi avvocati. Gessica poco dopo ha abbandonato la seduta per un malore. Un malore, a prescindere da voci tendenziose che parlavano di un crollo nervoso, dovuto esclusivamente agli effetti dei medicinali che deve assumere ogni giorno secondo le terapie prescritte.
Una laconica dichiarazione della madre all’uscita che ha solo detto: “L’ho accolto come un figlio in casa mia, volevo addirittura dargli il mio cognome, non dimenticherò mai la sera in cui Gessica suonò il campanello gridando che Edson gli aveva gettato addosso dell’acido”.
Salvatore Occhiuto