Rimini. Influenza tra medici ed infermieri. Uno su sette non si vacina

vacciniL’INFLUENZA è in arrivo, ma sono sempre meno coloro che pensano al vaccino. Non sorprende che l’Ausl rilanci la campagna vaccinale iniziata da alcuni giorni. Sta di fatto che persino il personale sanitario, quello che lavora per la stessa Ausl, per le case di cura e i medici di famiglia, ricorre poco alla puntura che rende immuni dall’influenza. Lo scorso anno furono appena il 15% coloro che si vaccinarono, poco meno di uno ogni sette, la più bassa percentuale negli ultimi 10 anni. Sintomo di una disaffezione nei confronti della prevenzione che ha visto negli ultimi anni calare in modo sensibile la percentuale di vaccinati. Nel 2006 gli anziani che preferivano ricorre alla puntura per trascorrere un inverno più sereno, erano il 74,6% del totale. Poi arrivò il caos del 2009, quando si scatenarono le polemiche per il ritiro precauzionale del vaccino in commercio per presunti gravi rischi alla salute. La sindrome si scatenò e negli anni a seguire il numero di chi preferì prevenire l’influenza si è progressivamente ridotto. Lo scorso anno tra gli anziani, la metà preferì non fare nulla, combattendo l’influenza con altri metodi.
Ma i rischi nel non vaccinarsi ci sono eccome, rivendica l’Ausl. «I principali destinatari dell’offerta del vaccino – spiegano dall’Azienda – sono i gruppi di popolazione più a rischio di complicanze, in particolare anziani di età pari o superiore a 65 anni, persone di tutte le età affette da patologie croniche debilitanti e le donne nel secondo e terzo mese di gravidanza». E’ la stessa Ausl che sottolinea il rischio per le donne in stato interessante che lo scorso anno ha visto 3 casi gravi per le conseguenze dell’influenza, «uno di questi, in territorio romagnolo, ha avuto esito infausto». Dalla paura del vaccino nel 2009, si passa alla paura dell’influenza con i dati altrettanto preoccupanti che snocciola l’Ausl. «Nella passata epidemia influenzale, una delle più intense e virulente degli ultimi anni, in Emilia Romagna sono stati registrati 169 casi gravi, di cui 32 in Romagna. Questi hanno portato a 61 decessi, di cui 12 nel territorio romagnolo». Le complicanze legate all’influenza aumentano i rischi nella popolazione anziana. «La fascia di età più colpite resta quella pediatrica, anche se le forme più complicate e la mortalità sono soprattutto a carico delle persone anziane».
Nel riminese l’Ausl ha pronte 49.190 dosi da somministrare, circa il 10% più dello scorso anno. Chi volesse vaccinarsi può farlo al ‘Colosseo’, ed anche a Bellaria (piazza del Popolo 1), Santarcangelo (piazza Molari), Verucchio (piazza Borsellino), Novafeltria (piazza Bramante), Riccione (via San Miniato), Cattolica (piazza Repubblica), Morciano (via Arno) e Coriano (via Della Pace).

Resto del Carlino