La situazione degli infortuni sul lavoro in Romagna è drammatica. Dal 2023, infatti, si è registrato un aumento nel numero di denunce, ad eccezione di Ravenna che ha registrato un calo del 13,38%. Nei dati forniti dalla Cisl Romagna emerge che, nel complesso, sono 8 le persone decedute sul lavoro in regione, di cui 3 in Romagna. Il sindacato sottolinea l’importanza di richiamare l’attenzione delle aziende, delle organizzazioni e delle autorità pubbliche sulla necessità di fare di più per proteggere i lavoratori.
Non solo, anche nel 2022 gli infortuni sul lavoro sono aumentati in tutte le province della Romagna, rispettivamente +11,75% a Rimini, +2,97% a Forlì-Cesena e +10,67% a Ravenna. C’è stato un raddoppio dei casi di morti bianche rispetto al 2021, infatti si sono registrate 31 denunce di infortunio mortale in Romagna, con 15 casi a Ravenna, 10 a Forlì-Cesena e 6 a Rimini.
Riguardo alle malattie professionali, anche in questo caso ci sono aumenti in tutte le provincie della Romagna, con un incremento del 17,74% a Rimini, del 18,83% nella provincia di Forlì-Cesena e con un calo solamente a Ravenna del 26,58%.
Il segretario generale Cisl Romagna, Francesco Marinelli commenta la situazione affermando che la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro dovrebbe rappresentare un’opportunità per riflettere e agire passando all’individuazione di ulteriori misure preventive e di tutela per evitare ulteriori incidenti e proteggere la salute e il benessere dei lavoratori. È necessaria una cultura della sicurezza in grado di garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare per tutti.