Un’altra storia di degrado familiare si registra nel territorio riminese. I Carabinieri di Rimini hanno nella tarda serata di ieri dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 55enne siciliano, da alcuni anni ex compagno di una donna riminese e dalla fine del 2013 trasferitosi nella sua isola di origine: Lampedusa. Era il dicembre del 2013 quando una ragazza di 16 anni, accompagnata dalla madre, a cui aveva avuto coraggio di raccontare tutto, si è presentata presso la Stazione Carabinieri di Rimini – via Flaminia, raccontando degli abusi subiti da alcuni mesi dall’ex compagno della madre, che rimasto senza lavoro e non avendo più la possibilità di sostenere le spese per l’affitto, si era trasferito presso la loro abitazione. Proprio questa convivenza si è rivelata per la ragazza fatale. L’uomo, approfittando delle occasioni in cui rimaneva da solo con lei, si spingeva in avances sempre più estreme, fino ad arrivare a costringerla, mentre dormiva profondamente a seguito della congiunta assunzione di sostanze alcoliche e di hashish, a consumare un rapporto completo, obbligandola, da quel momento in poi, a soggiacere ai suoi desideri più lascivi, sotto il peso di continue ritorsioni e minacce di raccontare tutto alla madre e ai suoi amici. Grazie ai numerosi elementi raccolti dai militari dell’Arma, ma soprattutto grazie all’estremo coraggio della ragazza, che in alcuni occasioni, registrava l’uomo, a sua insaputa, mentre le descriveva con dovizia di particolari le sue malefatte, l’A.G. ha raccolto elementi sufficienti per emettere nei suoi confronti l’odierna misura cautelare della sottoposizione agli arresti domiciliari. La misura è stata eseguita in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Lampedusa, ove l’uomo ha fatto ritorno, dopo che l’ex compagna, informata dalla figlia delle violenze subite, decideva di allontanarlo da casa. Gravissime le accuse nei confronti: violenza sessuale su minore di anni 16 e minacce.
Comunicato stampa Carabinieri