Rimini. ISSR A. Marvelli: tre incontri sul tema dell’Intelligenza Artificiale. Martedì 3 e 10 giugno, venerdì 20 giugno con Pier Cesare Rivoltella, Stefano Zamagni e Mario De Caro

Promossi dalla nuova associazione “Roveto Ardente”
in collaborazione con l’ISSR A. Marvelli

Rimini 30 maggio 2025

Nel cuore dell’esperienza dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Alberto Marvelli”, delle Diocesi di Rimini e di San Marino Montefeltro, prende vita una nuova realtà: l’associazione di promozione sociale “Roveto Ardente” – Ro.Ar., un progetto nato per sostenere e arricchire con nuove possibilità il consolidato percorso formativo e culturale dell’Istituto.

Il nome “Roveto Ardente” richiama l’immagine biblica di un fuoco sorprendente, che incuriosì Mosè e lo spinse ad avvicinarsi. Quel fuoco, infatti, bruciava senza esaurirsi. Simbolo di una conoscenza viva e di una ricerca di verità inesausta, tale fuoco accende la curiosità e attira a instancabili e sempre nuovi approfondimenti, fuori dal recinto di rassicuranti risposte e inamovibili certezze.

Ro.Ar. è già al lavoro per organizzare il primo evento, un ciclo di tre conferenze sul tema dell’essere umano nell’era dell’Intelligenza Artificiale – urgenza, fra le altre cose, alla base del nome scelto dal neo-eletto Papa, Leone XIV –, andando ad esplorare e approfondire in chiave etica e sociale, l’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro, sull’educazione e sulla visione dell’essere umano.

Titolo del ciclo di appuntamenti: “Essere umani nell’era dell’Intelligenza Artificiale: identità, lavoro e conoscenza”.

Interverranno relatori di grande spessore e assai apprezzati non solo in Italia. Interverranno relatori di grande rilievo e riconosciuti anche a livello internazionale:

-Martedì 3 giugno: prof. Pier Cesare Rivoltella, ordinario di Didattica e Tecnologie dell’educazione presso l’Università di Bologna

-Martedì 10 giugno: prof. Stefano Zamagni, economista, già presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e professore a contratto presso l’Università di Bologna

-Venerdì 20 giugno: prof. Mario De Caro, ordinario di Filosofia morale presso l’Università Roma Tre, visiting professor alla Tufts University (Massachusetts) e docente del modulo “Sfide etiche dell’Intelligenza Artificiale” presso la Pontificia Università Antonianum

Spiega il presidente dell’associazione Pierino Buda: “Dietro la nascita di Ro.Ar. – abbreviazione che somiglia ad un ruggito di desiderio per il senso autentico del reale – c’è pertanto una precisa intenzione: quella di offrirsi come luogo e tempo di confronto, occasione rivolta a chi si pone domande profonde, anche scomode, e a chi non teme di lasciarsi mettere in discussione.
Questo spirito di apertura e di dialogo è il cuore pulsante di ogni iniziativa promossa da Roveto Ardente, con l’obiettivo di promuovere attività che amplino le possibilità di declinazione dell’offerta formativa Issr Alberto Marvelli”
.

E aggiunge: “Al centro della mission dell’associazione risuona il messaggio “we care”, preso in prestito da don Lorenzo Milani e declinato al plurale. Due semplici parole che racchiudono un significato profondo: prendersi cura della conoscenza, della ricerca di verità e delle domande che ogni persona, credente o non credente, si pone, per cercare insieme risposte nuove. Roveto Ardente si impegna a creare opportunità di confronto, grazie alle quali chiunque si possa sentire accolto/a e stimolato/a a crescere, senza pregiudizi o barriere”.

Per chi desidera scoprire più nel dettaglio i valori e gli obiettivi di Ro.Ar., il sito ufficiale è www.rovetoardente.it

Come sostenere Roveto Ardente?
Ogni persona che condivide i valori di Ro.Ar. può diventare “fiamma viva” e contribuire a tenere acceso il fuoco della conoscenza. È possibile associarsi a Ro.Ar. con una quota annuale di 25 euro, diventando, in questo modo, parte attiva dell’associazione per il 2025. Oppure si può sostenere Ro.Ar. con il 5xmille, inserendo accanto alla firma il codice fiscale dell’associazione 04692750401

Far parte di Ro.Ar. vuol dire credere nella forza della conoscenza e nel dialogo, oltrepassando il recinto delle certezze.