E’ entrata nella aula del tribunale ieri mattina alle 12 in punto per l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari, Fiorella Casadei. Tesa, il volto tirato, Loredana Pacassoni, 61 anni, la maestra riminese accusata di maltrattamenti ai danni dei suoi piccoli allievi all’asilo «Il Delfino» e finita ai domiciliari da venerdì scorso, ha riposto a tutte le domande che il giudice le ha rivolto, assistita dai suoi avvocati Moreno Maresi e Mattia Lancini.
«Non ho mai avuto intenzione di maltrattare i miei allievi–ha subito detto, quasi per volersi togliere un peso dal cuore». Per più di un’ora mezzo la maestra ha parlato, raccontando la sua verità e respingendo ogni addebito. Ad inchiodare la donna erano state le telecamere, installate dagli inquirenti dopo la denuncia presentata ai carabinieri da un’altra maestra, che avevano immortalato la matura insegnante mentre strattonava e sollevava alcuni suoi piccoli alunni.
La Pacassoni ha replicato punto su punto: «Io non ho colpito i piccoli, i miei erano solo richiami educativi. In queste immagini io non vedo modalità aggressive, ma rientrano in quella che è sempre stata la mia azione educativa».
La maestra della sezione «Cuccioli» di via Tommaseo ha, in pratica, tentato di ridimensionare tutte le accuse che le sono state mosse dai carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore, Davide Ercolani.
Loredana Pacassoni ha, infatti, aggiunto: «Io non ho mai colpito nessuno, ho soltanto messo in essere delle modalità educative che erano mie da sempre, tra l’altro con dei bambini che erano molto problematici, ma non ho mai ravvisato un atteggiamento violento in ciò che mi viene contestato. Io non ho mai avuto alcuna intenzione di fare del male ai miei piccoli allievi e nessuno, in passato, si è mai lamentato del mio comportamento».
La maestra ha anche parlato di sè come una donna «molto stimata, ben voluta da tutti e molto impegnata nel sociale». Un quadro completamente diverso da quello che emergerebbe, invece, da quei filmati che hanno portato i carabinieri ad arrestarla, ponendola ai domiciliari. Ma nessuna parola di ‘pentimento’ o di scuse da parte della donna che, al termine dell’interrogatorio, è scoppiata in lacrime: «Non ho avuto intenzione di fare del male a quei bambini, quello che ho fatto rientrava in una normale azione educatrice. Ho sempre goduto della stima e dell’affetto dei genitori dei bambini», ha ancora sottolineato Loredana Pacassoni. Il Resto del Carlino
