Rimini. La Melucci va dritta alla sbarra, la commercialista accusata di avere rubato i soldi dei fallimenti.

tribunale riminiMENTRE il Tribunale del Riesame di Bologna respinge la richiesta di libertà di Roberta Melucci, il pubblico ministero, Davide Ercolani, chiede per la commercialista riminese il giudizio immediato. La Melucci, attualmente agli arresti domiciliari, verrà quindi processata senza passare dall’udienza preliminare. L’ARRESTO di un altro colletto bianco’, si era consumato il 2 dicembre scorso, quando anche Roberta Melucci, nota professionista riminese, era stata ammanettata dai carabinieri di Rimini, con la stessa accusa di Daniele Balducci, quella di essersi intascata i soldi dei fallimenti, approfittando del suo ruolo di curatore del Tribunale di Rimini. Peculato e falso sono i reati contestati alla commercialista, dopo che i militari della Sezione di polizia giudiziaria della Procura avevano quantificato un furto’ di 360mila euro. Intorno alla Melucci, già consulente per Riviera di Rimini, la società satellite di Aeradria, ruota però anche una sorta di giallo’. Ed è quello che riguarda il furto avvenuto nel suo studio di Corso d’Augusto, il 13 marzo del 2014. Gli inquirenti lo considerano infatti piuttosto sospetto, perchè si consumò subito dopo che il giudice dei fallimenti aveva chiesto conto alla commercialista di un ritardo di ben 17 anni nel chiudere una causa. Il magistrato aveva imposto infatti alla curatrice di portargli subito l’intera documentazione riguardante quel fallimento, incluso il libretto, per verificare le anomalie che aveva riscontrato. Dopo avere preso tempo, lei si era presentata invece con la denuncia di furto. Interrogata dal magistrato, la donna, difesa dall’avvocato Cesare Brancaleoni, ha negato ogni responsabilità, ma il Tribunale della Libertà ha respinto ieri la sua richiesta di revoca degli arresti domiciliari. Subito dopo il pubblico ministero ha chiesto che venga processata subito. (…) Il Resto del Carlino