«NON vorrei fare polemiche, ma così non si può andare avanti». Lo sfogo – prima sui social poi al telefono – è di Veronica Bartoletti, 21 anni, mamma di una bimba di un anno.
Qual è il problema?
«Il problema è che sono stanca di fare lo slalom nel cuore di Rimini, tra un’infinita sequela di parcheggiatori abusivi, questuanti, ubriachi e molestatori in pieno giorno».
Partiamo dall’inizio.
«Più o meno alle 14.30 di mercoledì – racconta Veronica – esco di casa, nella zona del Palas. Arrivo all’Arco d’Augusto con mia figlia per portarla ai giochi, ci sono due panchine occupate da immigrati che fumano erba».
Marijuana?
«L’odore non era nè di sigarette nè di sigari. Erba, fumo…».
Andiamo avanti.
«Sempre sotto l’Arco, poco distante, lo spettacolo di tre magrebini sdraiati nell’erba con intorno varie lattine di birra vuote. Passo e fischiano».
E lei non apprezza.
«Per niente. Ero impaurita, anche perché avevo la piccola con me. E poi…»
Dica.
«La bimba saluta con la manina alcuni piccioni. Dietro di loro ci sono i magrebini, che prendono l’occasione al volo e si avvicinano.
A quel punto mi allontano da lì. Faccio il corso, ma fino al Ponte di Tiberio due di loro mi seguono, urlando frasi nella loro lingua e fischiando rivolti a me come se fossi cibo per cani».
E poi?
«Si allontanano quando per fortuna incrocio alcuni amici. Ma al parcheggio Tiberio altri tre africani, credo parcheggiatori abusivi, mi chiedono soldi. Rispondo che non ne ho. Allora vogliono una sigaretta. Gliela do per evitare guai».
A quel punto torna a casa?
«Torno indietro e passo dal negozio cinese. All’uscita due di colore urinano e sputano contro il muro, mentre passo con mia figlia».
Tutte storte quel giorno.
«Purtroppo, un giorno come tutti gli altri. Mi chiedo: è possibile che io a 21 anni debba avere paura di andare a fare un giro con mia figlia nel centro della mia città?»
Insicurezza vera o in parte forse solo percepita?
«Cambia poco. E mi auguro di non approfondirlo mai. Di certo è che di solito se non ci mettiamo insieme almeno in 2-3 amiche non usciamo. O con i nostri compagni. Che però di giorno lavorano: possibile che una donna si debba organizzare in gruppi per passeggiare a Rimini in pieno centro?».
Resto del Carlino