Rimini. La polizia circonda il parco Cervi ed i cani antidroga annusano gli spacciatori

spaccio-droga-5Gli spacciatori del parco Cervi circondati dalla Polizia. Dopo l’inchiesta pubblicata dal Resto del Carlino sul polmone verde ormai colonizzato dai venditori di droga, ieri pomeriggio Volanti e Reparti prevenzione crimine sono sbarcati in forze.
Hanno ‘chiuso’ tutti gli ingressi del parco, in modo che quelli che già erano dentro non potessero scappare. Un blitz con tanto di cani antidroga e parecchi agenti che si sono sparpagliati ovunque, mentre gli spacciatori gettavano quello che avevano in tasca. Non tutti però ci sono riusciti. I poliziotti hanno setacciato il parco e identificato oltre una ventina di extracomunitari. C’erano ganesi, senegalesi e magrebini. Sono stati passati tutti al setaccio, quattro di questi sono risultati clandestini, e partirà quindi l’espulsione. Le manette sono scattate invece ai polsi di un brasiliano e di un senegalese, trovati rispettivamente con 30 e 40 grammi di marijuna. I due erano stati subito ‘puntati’ dai cani che avevano fiutato la droga che avevano addosso. Altre dosi di fumo sono state trovate nel parco, gettate all’ultimo momento prima di venire fermati. In tutto gli agenti ne hanno recuperati oltre 100 grammi. Il blitz si è consumato in mezzo alla gente, ma soprattutto i primi ad applaudire sono stati i residenti dei palazzi che si affacciano sul parco che da almeno un anno stanno facendo i conti ogni giorno con lo spaccio a cielo aperto. Una trentina di loro, rappresentati dall’avvocato Piero Venturi, si sono già organizzati in un comitato, decisi a presentare un esposto per la situazione in cui è ridotto il parco Cervi, uno degli spazi verdi più centrali e frequentati della città.
Negli ultimi mesi, dicono, lo scenario su cui si affacciano è quello di giovanissimi riminesi che vanno al ‘mercato’ della droga. Maschi e femmine, tra i quali anche parecchi minorenni, che entrano nel parco e vanno dritti dal loro spacciatore. Lo considerano un amico e lo chiamano «fratello», prima di allungargli i soldi di papà per potersi fare una ‘canna’. Tutto alla luce del sole, e più sfacciati sono proprio i venditori. Altri giovanissimi extracomunitari vestiti all’ultima moda, cappellini da rapper, auricolari e due cellulari, uno solo per i clienti. Poco più che ventenni, decisi ad approfittare della ‘fiera dello spaccio’ in cui si è trasfomato il parco. Almeno fino a ieri. Il blitz di ieri, assicura la questura, sarà solo il primo di una lunga serie per restituire il parco a residenti e cittadini. Già oggi potrebbero sbarcare anche i cavalli. Il Resto del Carlino