Come riconoscere e interagire al meglio con una persona con disturbo dello spettro autistico? Per rispondere a questa domanda, la Polizia Locale di Rimini è tornata sui banchi. È partito infatti ieri, nella sede del Comando di via della Gazzella, il primo di una serie di incontri formativi organizzati dall’associazione Rimini Autismo, in stretta collaborazione con il Comune e l’AUSL della Romagna. L’obiettivo è fornire agli agenti strumenti concreti per gestire con sensibilità e competenza le interazioni con persone autistiche, sempre più presenti nella vita di tutti i giorni.
All’avvio del corso, ieri pomeriggio, erano presenti anche il sindaco Jamil Sadegholvaad e il comandante della Polizia Locale Andrea Rossi, a testimonianza dell’importanza dell’iniziativa. Durante l’incontro, gli agenti e i rappresentanti dell’associazione hanno affrontato temi cruciali: dalle difficoltà quotidiane di chi vive nello spettro autistico agli scenari di interazione sul territorio, fino alla condivisione di spunti pratici per migliorare l’accoglienza e l’efficacia di un eventuale intervento da parte delle forze dell’ordine. L’esigenza nasce da un dato di fatto: il numero crescente di diagnosi rende sempre più probabile l’incontro con persone autistiche in ogni contesto pubblico.
“Sono convinto che iniziative come questa contribuiscano a costruire una Rimini migliore: una comunità più forte, più consapevole e capace di sostenersi”, ha dichiarato il sindaco Jamil Sadegholvaad. “Formarsi per comprendere meglio l’autismo significa offrire attenzione, rispetto e strumenti adeguati. È un progetto di cui parlavamo da tempo e sono felice che oggi abbia preso forma”.
Il percorso, che coinvolgerà complessivamente 30 agenti, proseguirà nelle prossime settimane con incontri dedicati al confronto diretto con le famiglie dell’associazione (25 novembre) e con approfondimenti medico-scientifici curati dalla dottoressa Serenella Grittani, dirigente del Centro Autismo AUSL, che vedranno anche la partecipazione di ragazzi e ragazze autistiche (20 e 27 novembre).
Grande soddisfazione è stata espressa da Alessandra Urbinati, presidente di Rimini Autismo: “Con questo percorso compiamo un passo importante verso un territorio più attento e preparato. La crescente presenza di persone con autismo nel tessuto sociale richiede competenze specifiche, ma soprattutto sensibilità. Per le famiglie che rappresentiamo, sapere che gli agenti scelgono di formarsi per comprendere meglio i nostri figli è un segnale che rafforza la fiducia e il senso di sicurezza”.
Il progetto, nato a Rimini, ha già l’ambizione di allargare i propri confini. L’associazione ha infatti avviato contatti con altri comuni della provincia con l’obiettivo di rendere questa formazione un modello omogeneo su tutto il territorio.












