Rimini, la Polizia nelle scuole contro la droga: studenti a confronto con il progetto “Informare”

Un’aula gremita di studenti attenti, domande dirette e la voglia di capire davvero cosa si nasconde dietro il mondo delle sostanze stupefacenti. È questo il quadro dell’incontro che ieri ha visto protagonisti gli agenti della Polizia di Stato e i ragazzi dell’Istituto Tecnico Economico Michelangelo di Rimini, nell’ambito del progetto “Informare”, dedicato alla prevenzione delle dipendenze tra i giovani.

L’iniziativa, come reso noto in un comunicato diffuso dalla Questura di Rimini, si inserisce nell’Accordo Icarus, frutto della collaborazione tra la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero dell’Interno. Un lavoro di rete che punta a raggiungere studenti, insegnanti e genitori per costruire una cultura della legalità e della tutela della salute.

Durante l’incontro, personale specializzato della Polizia di Stato ha illustrato ai ragazzi i principali rischi legati all’assunzione di droghe, con un focus particolare sulle nuove sostanze psicoattive e sulle droghe sintetiche, sempre più diffuse tra i giovani. Non solo danni alla salute fisica, ma anche conseguenze psicologiche profonde, che in età adolescenziale possono segnare per sempre il percorso di crescita.

 

Ampio spazio è stato dedicato anche alla normativa antidroga, con particolare attenzione alle sanzioni applicabili ai minorenni coinvolti in casi di uso o spaccio. “Vogliamo offrire ai ragazzi strumenti concreti per orientare con maggiore consapevolezza e responsabilità le loro scelte”, hanno spiegato gli operatori, sottolineando l’importanza di conoscere il fenomeno per evitare di caderci dentro.

La risposta degli studenti non si è fatta attendere. Numerose le domande poste durante il dibattito, segno di un interesse autentico e della necessità di fare chiarezza su un tema spesso avvolto da false convinzioni e informazioni distorte. I poliziotti hanno potuto così smontare miti e luoghi comuni, trasmettendo messaggi forti con un approccio umano e diretto, molto apprezzato dai ragazzi.

“Ci hanno ringraziato per l’umanità dimostrata e per i messaggi trasmessi”, hanno riferito gli agenti al termine dell’incontro. Un segnale importante, che conferma quanto sia fondamentale il dialogo tra istituzioni e mondo della scuola per costruire percorsi di prevenzione efficaci e realmente incisivi sul territorio.