Il comitato scende in strada contro le aree destinate ai nomadi. Dopo la protesta in consiglio comunale, sabato (alle 11) si terrà la prima manifestazione. Il super comitato che riunisce i residenti di Villaggio primo maggio, Gaiofana, Grotta rossa, Corpolò e di altri quartieri dove l’amministrazione intende trasferire le 11 famiglie sinti, sarà a protestare in via Arno. E’ una delle zone dove il Comune sta valutando di portare alcuni nomadi di via Islanda. La mobilitazione continua, dopo l’affollata riunione dell’altra sera a Villaggio primo maggio sulla questione nomadi. Erano più di 200 i riminesi nella sala di via Bidente, all’assemblea pubblica indetta dal comitato a cui sono intervenuti anche due consiglieri di maggioranza, il capogruppo Pd Enrico Piccari e quello di Rimini futura Luca Pasini. Tra i relatori della serata anche Matteo Zoccarato della Lega nord, in sala erano presenti poi Giorgia Bellucci e Kristian Gianfreda per la maggioranza, e Nicola Marcello, Gioenzo Renzi e Gennaro Mauro per la minoranza. La discussione, durata tre ore, è stata molto accesa. Soprattutto quando Pasini ha ribadito che «alcune famiglie sinti sono romagnole come noi», finendo per essere sommerso dai fischi. Piccari ha spiegato che «le aree destinate ai nomadi non sono state ancora definite. E se il comitato ci farà avere alternative concrete per risolvere la questione, le valuteremo». Ma il portavoce del comitato Alessandro Potenza attacca: «Le microaree destinate ai nomadi non sono l’unica soluzione, e per di più non è la leggere regionale a imporre questa soluzione. Si possono percorrere altre strade», come le case in autocostruzione e alloggi popolari per chi è in difficoltà. «Il Comune ritiri subito il progetto e ci ascolti, o noi continueremo a protestare». «Questo è un progetto che costerà un milione di euro, è folle – attacca anche Zoccarato – Martedì abbiamo dimostrato che il Comune non è obbligato a trasferire i nomadi in microaree, né era costretto a partecipare al bando regionale. La maggioranza ha capito ora, spero, che i riminesi non vogliono le microaree». Zoccarato e alcuni residenti dei comitati hanno urlato il loro ‘no’ al progetto delle aree nomadi anche al programma Mattino 5. Trasmissione in cui è intervenuto anche il vice sindaco Gloria Lisi per ribadire che «le casette di legno saranno a carico dei nomadi». Il Resto del Carlino
