SE DA UNA PARTE i reati calano in provincia del 7 per cento, dall’altra la Questura, conti alla mano, dimostra come rapportando le effettive presenze sul territorio con i delitti consumati, nella classifica sulla sicurezza Rimini ‘scivola’ agli ultimi posti. I calcoli sono stati fatti in Corso d’Augusto, dopo la recente lista del Sole 24 Ore che ci piazzava addirittura al secondo posto. Non tenendo conto della popolazione ‘milionaria’ che non risulta residente, ma di fatto staziona nella nostra provincia e che sfiora i 17 milioni di persone.
IL BILANCIO del 2015 dà 26.631 reati denunciati, contro una popolazione residente di 335.191 abitanti. Il Sole 24 Ore aveva quindi concluso che l’incidenza erano 7.945 reati ogni 100mila abitanti. Questo ci faceva schizzare quasi in pole position, ma la matematica, dicono in questura, non è un’opionione. «Il risultato della classifica – spiegano – trascura infatti un elemento fondamentale: la discrasia esistente tra la popolazione anagraficamente residente in provincia e quella effettivamente presente sul territorio durante tutto l’anno. Al riguardo, viene tirato in ballo l’Osservatorio turistico regionale di Trademark Italia che ha elaborato una stima del ‘movimento’ nel Riminese, attraverso i dati ufficiali delle uscite di di auto nei 4 caselli di Rimini, Riccione e Cattolica. Da gennaio a dicembre sono stati registrati la bellezza di circa 12 milioni di veicoli in uscita. A novembre, mese meno denso di eventi e simili, sono stati quasi un milione, con la dovuta scrematura del traffico di routine (50 per cento). A questo punto, se la presenza mesia è di un milione di persone, i conti vanno rivisti e la conclusione è che i reati sono 1.902 ogni 100mila abitanti. Il che ci fa scendere in classifica tra la 99esima e l’ultima posizione. Una bella differenza rispetto al secondo posto che ci avevano appioppato.
NEL DETTAGLIO, i furti sono scesi complessivamente del 7,38 per cento. A diminuire sono stati in particolari gli scippi (-11), in abitazione (-10,60), in esercizi commerciali (-9,53) e auto (-22,91). In forte calo anche gli altri reati. Le rapine in casa sono scese del 30 per cento, quelle per strada del 12. Droga e prostituzione scendono a -3 per cento. Sul fronte invece dell’Ufficio immigrazione, sono aumentati anche i decreti di espulsione (236), gli ordini del questore di lasciare il territorio nazionale (143) e gli accompagnamenti presso i centri di identificazione ed espulsione dove gli stranieri sono trattenuti in attesa di rimatrio (52). Infine, il numero degli arrestati, aumentato di oltre il 10 per cento (243) e quello dei denunciati (961).
Resto del Carlino