«E’ stato Eddy a ridurmi così». Gessica Notaro urla, il volto le brucia e non riesce a vedere. Sono le 23,20 di martedì sera quando, sotto casa sua, in via Bidente, le hanno appena lanciato sul viso acido muriatico. Lei però ha avuto il tempo di vedere chi l’ha sfregiata e lo dice, prima alla madre e poi subito dopo, in ospedale, a carabinieri e polizia, subito accorsi: «E’ stato il mio ex Eddy, Edson Jorge Tavares Lopes, l’ho visto, è sbucato fuori dal nulla, poi ho sentito solo bruciare il volto». Gessica, 28 anni, ex Miss Romagna 2007, finalista di Miss Italia, qualche ruolo a Mediaset e Rai con diverse copertine sulle riviste di gossip, aveva trascorso la serata con alcuni amici. Il suo nuovo fidanzato l’ha appena accompagnata a casa e si è allontanato in auto, ma, a pochi passi dall’ingresso un altro uomo la sta attendendo e con le peggiori intenzioni: sfregiarla, annientare la sua bellezza. Per sempre. Gessica urla, l’acido le ha provocato ustioni profonde al viso nella zona degli occhi, alle braccia ed alle gambe. Arriva la madre che la carica in auto e la porta a tutta velocità in ospedale mentre carabinieri e polizia si precipitano sul posto dell’aggressione e altre pattuglie all’Infermi. «E’ stato Eddy, l’ho visto», dice l’ex Miss senza alcuna esitazione. Carabinieri e Polizia iniziano insieme, sotto la direzione del sostituto procuratore, Luca Bertuzzi, la caccia all’uomo: Gessica e lo straniero hanno convissuto insieme a pochi metri dal luogo del ferimento fino a primavera, poi l’ex Miss Romagna ha deciso di chiudere la relazione. In quella casa però l’uomo non c’è. Solo alle 9,30 di ieri mattina riescono a rintracciarlo in un altro appartamento, in via Vannucci, in zona ospedale. «Non ho fatto nulla, ho passato la notte con una donna, una straniera a Cattolica», racconta Eddy agli inquirenti. La sudamericana però non ricorda con esattezza l’ora in cui il giovane è arrivato. Qualcosa vacilla nell’alibi del sospettato. Polizia e carabinieri compiono diverse perquisizioni in casa e nell’auto, che danno tutte esito negativo. Non viene trovata nessuna bottiglia contenente acido, non ci sono ferite sulle mani del capoverdiano. Neanche sul luogo dell’aggressione viene rinvenuto nessun flacone di acido. Lo straniero, che è assistito dall’avvocato Andrea Tura, continua a negare ogni addebito. «Non sono stato io». La Scientifica sequestra il cappellino, gli occhiali e tutti gli indumenti indossati da Gessica al momento dell’aggressione: accertamenti e test vengono compiuti anche sulle auto parcheggiate nei pressi dell’agguato. Ogni dettaglio può essere decisivo per incastrare l’autore della feroce aggressione. Ad inchiodare Eddy restano le parole della sua vittima: «E’ stato lui». E dire che il primo a far emergere la situazione di violenza era stato proprio l’amato cane del capoverdiano: mesi fa era stato denunciato per maltrattamenti e l’animale gli era stato sequestrato dalla Forestale. E con gli uomini della Forestale Gessica aveva iniziato a confidarsi: «Il mio ex mi tormenta». Il fatto era stato segnalato subito in Questura: da qui l’ammonimento in agosto, firmato dallo stesso questore Improta. Per impietosire la sua Gessica, Eddy minacciava il suicidio, facendo leva sul dolore che la ragazza aveva provato il 10 gennaio del 2011 quando suo fratello Bruno si era tolto la vita. Poi le minacce ai colleghi e le relative denunce sono culminate in unico fascicolo per stalking con la richiesta della Procura di arresto. Per Edson Tavares era arrivato il divieto di avvicinamento e di uscita serale. Da fine settembre in poi era stato ligio ad ogni provvedimento. Sembrava che tutto si fosse calmato. Fino a martedì sera, un altro, tragico 10 gennaio per la famiglia Notaro. Il Resto del Carlino
