Dopo il contrasto alla prostituzione con le multe da 10mila euro a lucciole e clienti, prosegue la battaglia per la legalità del Comune di Rimini. Ora lotta al degrado contro le cosiddette “case della vergogna”. Appartamenti e abitazioni trasformati in veri e propri tuguri dove vivono ammassate decine di persone, in prevalenza stranieri di diverse nazionalità.
L’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad, autore delle normative contro la prostituzione, studia le contromisure sul piano giuridico che potrebbero essere adottate. “Una piaga che deve essere estirpata anche se il vero problema sono i proprietari che affittano e in certi casi subaffittano in palese violazione delle leggi e delle eventuali sanzioni previste”.
Variegata la tipologia dei proprietari che investono sulla ricchezza del mattone. Anziani, professionisti, padroni di seconde e terze case che ospitano in pochi metri quadrati fino a 15 inquilini come evidenziato dal recente blitz congiunto di carabinieri e polizia municipale a Marina centro e Miramare che hanno constatato situazioni di inagibilità e carenze igienico-sanitarie.
Salvatore Occhiuto