UN LADRO a dir poco spudorato, quello che l’altra mattina ha messo a segno un furto nientemeno che in Tribunale, facendo razzia nell’ufficio di un cancelliere che ci ha rimesso 4mila e passa euro. Spudorato e con il senso dell’umorismo, al punto da salutare cortesemente la gente che incontrava nel corridoi mentre se ne andava con il suo sacco’ in spalla. IL FURTO è avvenuto mercoledì mattina, al secondo piano del Palazzo di Giustizia, dove ci sono gli uffici dei gip e dei loro cancellieri. Uno di questi era impegnato al piano di sotto, nel seggio per le elezioni dei rappresentanti sindacali. E’ stato via circa tre ore, e ad avvertirlo che qualcosa non andava è stata la sua banca. Il funzionario si è accorto infatti che dai due bancomat del cliente c’erano prelievi continui, fino ad arrivare a 4mila euro. Una circostanza che l’ha insospettito al punto da chiamarlo. Il cancelliere però non si era mosso di lì, e in preda al panico è corso come un fulmine nel suo ufficio. Troppo tardi: il suo armadietto chiuso a chiave era stato letteralmente scardinato e avevano portato via tutto. Portafoglio, documenti privati, chiavi dell’auto e anche quelle di casa. Incredibile, ma vero. Qualcuno si era introdotto all’interno, passando di fatto inosservato in mezzo a giudici e impiegati e dopo essersi chiuso alle spalle la porta dell’ufficio, aveva agito in tutta tranquillità senza che nessuno si accorgesse di nulla. Si era portato via anche le agente del cancelliere, e in una di queste c’erano i codici pin dei due bancomat, da cui il malvivente è riuscito a sottrarre 4mila euro alla velocità della luce. L’ALLARME è scattato subito, e le forze dell’ordine che lavorano in tribunale si sono messe subito alla ricerca del ladro. Ma l’unica cosa che hanno trovato è stato un sacco nero della spazzatura, lasciato poco lontano dalla porta allarmata nella zona degli uffici dei giudici di pace. Qualcuno dei dipendenti del 2° piano ha poi ricordato di avere visto un giovane sui 30 anni nel corridoio, aveva un sacco in mano, e qualcuno ha pensato che si trattasse del tecnico della stampante. Quando se n’è andato ha salutato cordialmente, sicuramente era un italiano. Delle indagini si sta occupando ora la Polizia giudiziaria della Procura e l’ufficio è stato passato al setaccio anche dalla Scientifica, nella speranza di trovare qualche traccia, o magari impronta, che possa portare all’autore dell’incredibile furto. Il Resto del Carlino
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