Rimini, l’arte per far rivivere il fiume ‘scomparso’: una call per ridisegnare il quartiere Ausa

Trasformare androni di condomini e giardini in palcoscenici imprevisti per far riemergere la memoria di un fiume ‘scomparso’. È l’ambiziosa sfida lanciata dall’Ecomuseo Rimini APS con “Innesti sull’Ausa”, una call aperta ad artisti e residenti per riqualificare il quartiere Peep Ausa attraverso l’arte performativa. C’è tempo fino a lunedì 10 novembre per candidarsi al progetto, che culminerà in un grande evento pubblico itinerante.

L’iniziativa, promossa dall’Ecomuseo Rimini APS e resa nota oggi, invita artisti e cittadini dell’Emilia-Romagna a partecipare a un’indagine artistico-antropologica sul territorio. Il focus è il torrente Ausa, interrato e deviato, la cui cancellazione fisica e percettiva ha segnato profondamente l’identità del quartiere che ne porta il nome. L’obiettivo è riattivare quella memoria, riconnettendo l’elemento fluviale “invisibile ma vivo” al tessuto urbano.

Attraverso la metodologia della Performance Art Antropologica, il progetto punta a convertire porticati, giardini e androni da semplici aree di passaggio a luoghi di relazione e creazione. “L’incontro tra artista e abitante genera micro-azioni visive, coreografiche e narrative che costruiscono un racconto corale”, spiegano gli organizzatori nella presentazione della call. L’arte diventa così un gesto di riappropriazione simbolica, capace di “elevare la quotidianità a rito sociale” e stimolare nuovi immaginari collettivi per il quartiere.

Le residenze artistiche, la cui partecipazione è gratuita, saranno guidate dalla curatrice Sonia Fabbrocino e si concluderanno con un evento performativo pubblico sabato 29 novembre, dalle 16 alle 19, con partenza dall’Ex Cinema Astoria. Le opere e le esperienze raccolte andranno a confluire nella seconda edizione della “Mappa di Comunità dell’Ausa e del Quartiere” curata dall’Ecomuseo Rimini.

L’iniziativa si inserisce nel processo partecipativo “bellASTORIA!” di Città Visibili APS, finanziato dal Bando Partecipazione 2025 della Regione Emilia-Romagna, e vede la collaborazione del Collettivo Arteda e della comunità locale. Per candidarsi, è possibile compilare il modulo sul sito ufficiale dell’Ecomuseo Rimini o scrivere a ecomuseorimini@gmail.com entro il 10 novembre.