UNA CAUSA da milioni di euro quella che sta contrapponendo gli eredi di una facoltosa riminese morta due anni fa alla Curia. Ma oltre alla causa civile c’è anche quella penale e vede alla sbarra l’anziano sacerdote di una parrocchia del centro dove la donna viveva. Il processo al prete si è aperto ieri mattina e lo vede accusato di circonvenzione di incapace.
TUTTO comincia nel 2013, quando, a gennaio, un’anziana riminese muore alla veneranda età di 100 anni. Non ha figli, e l’unica parente è una sorella che ovviamente si aspetta di ereditare tutto. Il patrimonio è enorme, appartamenti, terreni e contanti per diversi milioni di euro. Ma arriva la mazzata, perchè, scopre, l’altra ha cambiato il testamento: non è più lei l’erede universale ma la diocesi che si prende tutto, beni mobili e immobili. Una doccia fredda di cui non riesce a capacitarsi, e conclude che c’è sotto qualche truffa. E alla fine individua anche la persona che secondo lei è all’orgine di tutto, il sacerdote che negli ultimi tempi andava sempre più spesso a casa della sorella per somministrarle la Comunione. Così presenta una denuncia contro il prete per circonvenzione di incapace, puntando il dito sul fatto che da tempo la sorella soffriva di demenza senile. A provarlo, sostiene, c’è il certificato del medico di famiglia, datato 2009. Il sacerdote, difeso dall’avvocato Piero Venturi, ha sempre respinto ogni accusa, raccondo una versione diversa. E cioè che quando prima di morire l’anziana aveva manifestato il desiderio di lasciare tutto alla diocesi, prima di accettare la donazione milionaria aveva pensato che fosse meglio accertare le condizioni mentali della sua parrocchiana. Aveva chiesto così a un neoropsichiata di visitarla, e lo specialista aveva certificato che la donna era in condizioni di intendere e di volere. Una lucidità che sarebbe stata confermata poi anche dalla badante, la quale aveva parlato di forti dissapori tra le due sorelle. Il sacerdote è stata comunque rinviato a giudizio, mentre gli eredi sono entrati in causa con la diocesi.
Fonte: RESTO DEL CARLINO