ANGELI tra le prostitute e a sorreggere i clochard alla stazione. E demoni a ballare in pista o a caccia di epigrafi e chiavi per risolvere enigmi nei luoghi del centro storico di Rimini. Le due facce della notte di Halloween, o di Ognissanti, a seconda dal punto di vista dal quale la si veda. Alla chiesa di Sant’Agostino si sono ritrovati una settantina di volontari che, assistiti dalla Papa Giovanni XXIII, sono partiti per diverse destinazioni. Alcuni si sono recati in stazione per dare conforto ai clochard. Altri sono andati in pulmino sulla statale e sul lungomare per incontrare le prostitute. Quando la nottata è finita, alcuni dei volontari erano visibilmente scossi. Per 35 di loro si trattava del primo incontro con uno spaccato di mondo che non conoscevano. Sempre la Papa Giovanni, in piazza Cavour, ha allestito la biblioteca vivente con ex tossicodipendenti, preti, carcerati che hanno scelto pene alternative alla cella e persino suore clarisse, tutti pronti a raccontarsi. Chi ha voluto incontrare le clarisse è stato portato al vicino convento. Una decina di persone hanno scelto questa esperienza, e tra questi c’è stato chi ha scritto a fine serata: «E’ incredibile che con scelte così estreme si possa essere tanto felici». L’altra faccia della notte, quella di Halloween, è trascorsa tra feste nei locali, maschere, dj alla consolle e un centinaio di ragazzi travestiti, divisi in squadre a caccia di demoni nel centro storico. Era la notte di Sir fun, da vivere tra enigmi, indizi e tranelli per trovare le soluzioni a un rebus che ha portato i ragazzi davanti a chiese, luoghi storici, tra bassorilievi e antiche vestigia della Rimini che fu. Un Halloween a suo modo alternativo che ha attirato in due sere poco meno di 200 ragazzi.
Resto del Carlino