ALLARME rientrato per il bambino di quattro anni, di origine nigeriana, ricoverato a Rimini come sospetto caso di Ebola. Gli esiti degli esami effettuati con la massima urgenza allo Spallanzani di Roma sono arrivati la notte scorsa ed hanno fatto tirare un respiro di sollievo a genitori e medici: non si tratta del micidiale virus, ma nemmeno di malaria. Evidentemente il bimbo ha la febbre per altre cause ma non certamente così gravi. L’allerta è scattata in quanto il piccolo è stato portato dalla pediatra di famiglia la quale, avendo appurato che aveva la febbre ed era tornato da pochi giorni dopo un periodo di vacanza piuttosto lungo in Nigeria, ha avvertito l’ospedale di Rimini che è il centro di raccolta indicato dalla Regione per la Romagna dei casi, veri o presunti di Ebola.
L’ALLARME non è scattato per un eccesso di prudenza ma come attuazione di una precisa circolare del ministero della Salute del 13 agosto di quest’anno dal titolo ‘Segnalazione e gestione di eventuali casi sospetti d malattia da virus Ebola’. Un caso è definito sospetto quanto la persona ha la febbre superiore ai 38 gradi ed ha visitato un Paese colpito dalla pandemia nei precedenti 21 giorni oppure ha curato o è stata in contatto con i fluidi corporei o con campioni clinici di persone malate nei precedenti 21 giorni.
IN QUESTO caso scattano tutte le procedure previste dal protocollo per il contenimento del virus. (…) Il Resto del Carlino
