I PRESEPI restano al loro posto. E i bambini canteranno gli inni e i canti «come sempre». Nelle scuole riminesi nessun dirigente pensa di vietarli per non urtare la sensibilità dei bambini che non sono di religione cattolica. Ma il tema resta d’attualità, visto quello che è successo a Rozzano, a Milano, dove un preside è finito nella bufera per aver vietato a scuola ad alcune mamme di cantare inni religiosi ai bambini di fede cristiana. E in alcune scuole riminesi, tra cui un asilo a Poggio Torriana, alcuni genitori hanno sollevato un polverone quando si è sparsa la voce (poi risultata infondata) che le maestre volevano rinunciare al presepe, per rispetto dei bimbi di religione islamica. «Da noi si farà tutto normalmente, mentre non sono previste feste particolari con i bimbi. E’ una scelta che portiamo avanti da anni», assicura Lorella Camporesi, la dirigente dell’istituto comprensivo del centro storico, dove alcune scuole sono piene di alunni stranieri. Una su tutte, le Ferrari, dove gli stranieri sono 139 su 179, e molti sono di fede islamica. Anche all’Istituto comprensivo XX Settembre le tradizioni (presepi, inni, alberi) non si toccano. E tra le novità di quest’anno ci sarà anche un coro fatto dai bambini: tra loro c’è anche un alunno musulmano. «L’integrazione qui c’è sempre – spiega la dirigente, Maria Teresa Mariotti – Quello che unirà i 40 bambini del coro è la musica, che va al di là di ogni religione». Anche presso le scuole del sesto circolo didattico il Natale sarà festeggiato «senza alcun cambiamenti – assicura la dirigente dei servizi scolastici, Silvana Bartoletti – I bimbi non di fede cristiana partecipano come credono: e c’è chi assisterà alla recita scolastica».
L’IMAM della moschea riminese Mourad Ayadi, assicura che al momento «non risultano contestazioni e proteste, da parte delle nostre famiglie musulmane, contro i ‘simboli’ del Natale cristiano a scuola. D’altra parte, viviamo in un paese come l’Italia, che ha una tradizione cristiana». Però, continua ancora Ayadi, c’è modo e modo per rispettare le tradizioni. E così l’imam della moschea riminese di Borgo Marina invita presidi e insegnanti a «fare i canti natalizi durante l’ora di religione, così i bambini di fede musulmana non sono obbligati a parteciparvi. Lo stesso vale per il presepe: se a realizzarlo sono i bambini, è giusto che si faccia nell’ora di religione».
Resto del Carlino