Maschera, frusta e corsetto in latex. Lui, un 44enne riminese, dipendente in una cooperativa di servizi, non cercava altro: una donna che lo dominasse, una padrona che lo rendesse semplicemente il suo schiavo ed alla quale obbedire fino alla morte. Per questo si è iscritto in un sito specializzato in incontri sadomaso, proprio per soddisfare i suoi desideri più nascosti e proibiti, per farsi punire, ricordando, forse, i tempi quando la mamma, dopo una marachella, lo metteva in castigo e lo picchiava. E on line aveva trovato la donna dei suoi sogni, un’avvenente cinquantenne riminese, imprenditrice nel settore immobiliare, anche lei con la stessa passione, però capovolta: quella di dominare, di umiliare un uomo fino a renderlo il suo cane ammaestrato. Tra i due è subito scoccata, nei meandri del mondo virtuale, una particolare scintilla, i loro gusti combaciavano, erano le due metà perfette della stessa mela proibita. Dopo aver chattato per qualche settimana, schiavo e padrona hanno deciso di incontrarsi per tramutare in realtà i loro più inconfessabili desideri sessuali. Fin dall’inizio l’intesa è stata perfetta: insieme hanno iniziato a frequentare i locali dove si praticano tutte le ‘cinquanta sfumature di grigio’ con la cinquantenne nel ruolo della mistress o padrona che dir si voglia. Ma il sesso estremo e le umiliazioni peggiori non erano abbastanza per i due. Durante uno dei loro giochi la cinquantenne, stando alle accuse che le sono state mosse, avrebbe alzato il tiro. «Ti ordino di fare un bonifico da 10mila euro per aiutare la mia società immobiliare», gli avrebbe intimato. E lo schiavo ha ubbidito, versando in cinque tranche da diecimila euro, il denaro richiesto sul conto di un complice della sua padrona (difeso dall’avvocato Maurizio Valloni). Soldi che avrebbero dovuto fruttargli, stando alle promesse della sua fustigatrice, interessi del 10% al mese. Ma quel denaro non è mai arrivato nelle sue tasche. Così dopo le botte fisiche, al 44enne riminese è arrivata la frustata peggiore: era stato alleggerito di 50mila euro. L’ex schiavo ha subito denunciato la 50enne (difesa dall’avvocato Calvano) e il suo complice. E ieri i due sono stati condannati per truffa: la padrona a due anni mentre l’uomo a due anni e otto mesi oltre ad una provvisionale da 10mila euro. Il Resto del Carlino
