Rimini. Lo insegue dopo una lite al bar e l’accoltella al Pronto soccorso

accoltellamentoHA TIRATO fuori un coltello e l’ha colpito davanti ai pazienti che stavano aspettando il loro turno al pronto soccorso dell’Infermi. Una scena da film quella che è accaduta ieri poco dopo le 20 all’Infermi di Rimini con malati terrorizzati e sotto choc. Protagonisti due ragazzi, entrambi riminesi. E sono stati attimi di grande terrore quelli vissuti dai tanti presenti. L’aggredito, D.A, un 26enne di origine campana ma residente in città, era arrivato in ospedale da pochi minuti. Sembrava un malato come altri. Si era presentato alla reception del pronto soccorso per farsi curare alcune lesioni.
«Ho perso le chiavi di casa ed ho forzato per entrare», si era giustificato con gli operatori. In realtà le sue erano le ferite che si era procurato mezz’ora prima durante una feroce discussione con altri due conoscenti, due riminesi, stando alle prime ricostruzioni dei fatti.
Tutto aveva avuto inizio in un bar della zona al confine tra Rivazzurra e Miramare. I giovani avevano iniziato a discutere animatamente e dalle parole erano passati, nel giro di pochi minuti, ai fatti. Dopo gli insulti pesanti, erano volati calci e pugni. La lite aveva lasciato segni e ferite sui contendenti. Sembrava che l’accesa discussione si fosse conclusa con qualche livido di troppo su arti e visi. Ma non era così. Il 26enne era salito in auto e si era recato al pronto soccorso per farsi medicare. Ma pochi minuti dopo il suo arrivo all’accettazione, è stato raggiunto da uno dei due uomini con i quali aveva avuto la violenta lite. «Sto cercando un mio amico», aveva chiesto al triage il 33 enne riminese, C.P. Ma gli operatori si erano rifiutati di fornirgli le informazioni. Così il riminese ha scorto nell’ala verde il rivale e si è fiondato da lui. Una volta di fronte, stando alle ricostruzioni della Polizia, all’improvviso, il 33enne ha estratto un coltello e ha tirato un fendente colpendo il giovane ad un braccio. Il tutto davanti ai pazienti che aspettavano di essere visitati dai medici del pronto soccorso. E’ stato il fuggi fuggi generale tra urla e lacrime e il sangue che scorreva. «Si stanno ammazzando», gridavano. Gli operatori sanitari hanno fatto scattare immediatamente l’allarme. E’ subito arrivata una Volante della Polizia che è riuscita a fermare l’aggressore, C.P. Per lui al momento l’accusa ipotizzata è quella di lesioni. Il 23enne, invece, è stato nuovamente affidato alle cure dei sanitari. Ancora nella tarda serata di ieri il ragazzo è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso mentre gli venivano applicati i punti di sutura al braccio. E’ stato tenuto in osservazione precauzionalmente per tutta la notte. Gli agenti adesso dovranno ricostruire tutta la vicenda e capire quale sia stata la molla che ha provocato l’accoltellamento in ospedale. Una scena difficile da dimenticare per i presenti.

Resto del Carlino