Rimini. Lo insulta per il parcheggio vietato: assolto

tribunaleHA INSULTATO l’uomo, un ex carabiniere di 68 anni, che aveva parcheggiato malamente e in divieto di sosta, l’auto di fronte alla sua abitazione. E, dopo la denuncia che l’ex militare dell’Arma aveva sporto contro di lui per danneggiamenti e ingiurie, è stato assolto. Il giudice di pace del tribunale di Rimini gli ha dato ragione. Il protagonista di questa vicenda giudiziaria, con una sentenza destinata a fare giurisprudenza, è un anziano commerciante del centro storico riminese, difeso dagli avvocati Paolo Righi ed Alessandro Pierotti. I fatti incriminati risalgono a cinque anni fa. Il commerciante di 78 anni vive in una villetta con tre cancelli che danno sulla strada: su uno di questi è presente un cartello con tanto di divieto di sosta, quello stesso divieto che è presente anche nella strada. Ciò nonostante, un automobilista, risultato poi essere un ex carabiniere di 69 anni, non si cura del divieto e lascia la sua auto tra i due cancelli dell’abitazione del commerciante, impedendogli di poter uscire. L’anziano attende con pazienza l’arrivo del parcheggiatore selvaggio e quando ritorna all’auto gli chiede: «Ma è questo il modo di parcheggiare?». L’ex carabiniere avrebbe risposto che lui parcheggiava come voleva, così il commerciante, arrabbiato, si lascia scappare un «Lei è un cretino». La lite sembra essere finita, ma dopo 30 minuti l’ex carabiniere ritorna e suona al citofono dell’anziano dicendogli che la sua auto è stata rigata. Il commerciante nega di aver provocato danni, ma l’ex militare non dermorde e lo denuncia per ingiurie e danneggiamenti. In un primo momento i legali del commerciante offrono al carabiniere 300 euro per ritirare la querela, ma l’uomo rifiuta. Così si arriva al processo davanti al giudice di pace che ha stabilito il «non doversi procedere per i danneggiamenti perchè l’auto era intestata alla figlia» mentre per l’ingiuria la «non punibilità perchè l’imputato aveva ingiurato l’ex carabiniere per un fatto ingiusto dello stesso querelante». E’stata riconosciuta la scriminante della provocazione.

Resto del Carlino