LO SCEICCO veste biancorosso. Sono investitori di alto livello, arrivano dal Dubai e sono innamorati del gioco del calcio. Così da più di qualche settimana la società di piazzale del Popolo ha ‘agganciato’ dei nuovi ipotetici soci. «Il primo contatto – racconta il patron del Rimini, Fabrizio De Meis – è avvenuto un mese fa grazie ad amici comuni. Abbiamo iniziato a sentirci su Skype, poi ci siamo incontrati. Due volte a Rimini e una in Dubai». Il calcio italiano è attraente e rispetto all’Arabian Gulf League è tutta un’altra cosa. Anche quello di Lega Pro non sembra spaventare lo sceicco degli Emirati Arabi Uniti. «Si sono innamorati subito di Rimini – dice il numero uno del club di piazzale del Popolo –, speriamo di farli innamorare veramente anche del nostro calcio. Ma da questo punto di vista siamo già a buon punto: uno di loro in Dubai indossa già la nostra maglia a scacchi. Non danno importanza alla categoria anche perché hanno grandi disponibilità economiche e grandi ambizioni. Questa sarebbe la loro prima esperienza nel calcio italiano». E presto potrebbero diventare soci di De Meis al 50%. «Aspettiamo prima di cantar vittoria – prova a tenere i piedi per terra – anche perché ultimamente siamo abituati a trattative che non si concludono…». Il patron dei biancorossi non può non ripensare all’ultima trattativa con gli inglesi della Luukap, quella che è passata in un attimo dal ‘campo’ al tribunale. «A oggi non esiste alcuna trattativa per la cessione del club con la società Luukap. Le trattative serie del resto, non si fanno né nella aule di tribunale, né con comunicati stampa e ancora meno minacciando azioni legali contro supporters che esprimono dissenso verso la stessa società inglese». Discorso chiuso anche se la Luukap si dice ancora interessata ad acquistare il 100% delle quote del club riminese. Ma ora De Meis è concentrato soltanto sugli arabi. «Che ci sia del feeling è indiscutibile – racconta – Stiamo ragionando da settimane sulla questione e le condizioni giuste sono già state trovate. Mancano le firme che potrebbero arrivare entro una decina di giorni, anche se non è semplice dare delle date. Qui si parla di contratti internazionali e di una cessione del 50% delle quote del club…». De Meis sogna la tanto sperata boccata d’ossigeno per il suo club che nell’ultimo periodo ha dovuto saltare diversi ostacoli tra decreti ingiuntivi e istanze di fallimento. «Siamo una società corretta, quindi abbiamo agli investitori arabi è stata data qualsiasi tipo di informazione da questo punto di vista – assicura – Massima trasparenza».
Resto del Carlino