“Ben venga il tavolo di confronto tra che gli operatori – e le loro categorie di rappresentanza – vogliono attivare con l’amministrazione, una via che appoggiamo sopratutto in una ottica di sicurezza e innovazione e non più di cecchinaggio e lotta da spie tra gli stessi operatori.
Alla luce di quanto emerso dalle dichiarazioni di vari gestori di pubblici esercizi – e dalle, recenti, parole del presidenti e segretari delle varie associazioni – è positiva questa volontà di confonto, ribadendo che da parte dell’amministrazione le porte sono e son sempre stato aperte.
Gli operatori di servizi pubblici fanno parte di Rimini e di quello che economicamente genera, cosi come i controlli quando vengono fatti sono anche a salvaguardia della concorrenza e del giusto operare; poi è vero, ci sono situazioni paradossali figlie di leggi anacronistiche ma un livello di controllo c’è sempre stato ed è bene che ci sia.
Adesso, però, è anche il tempo che il confronto vada ad una sua evoluzione: la città sta cambiando e le formie di intrattenimente, sia da parte di turisti che di residenti, pure.
Occorre partire con delle proposte, condivise non solo tra operatori, categorie e comune ma dal sistema istituzionale e socioeconomico più ampio, su come si vogliono riqualificare spazi urbani dove la presenza di un locale pubblico possa al tempo stesso svolgere la sua attività ed essere aggregante e migliorativo per quel luogo.
Anche sul tema dei “rumori”: la città non può più essere ostaggio di chi pensa che siccome ha la seconda casa a Rimini allora debba passare le vacanze con gli stessi orari che vive quando sta a casa propria. Peraltro ci sono tecnologie che permettono di ridurre o direzionare il suono senza dare danni.
Il tema è grande e riguarda la città e la sua economia, nel rispetto di regole e di evoluzione della sua proposta di servizio.
Non perdiamo questa occasione per le sterili logiche di contrapposizione ma sfruttiamola per uscire con una idea condivisa su che tipo di percorso – econimico, turistico – si vuole dare ad un settore e alla città stessa.“