LOMBARDI (FI): “Sulla questione dei terreni della Fiera e della piscina, Gnassi si è dimenticato che il Comune è socio della Fiera?”
Nel merito, condivido le motivazioni che hanno spinto il Consigliere Ravaglioli ad astenersi sul voto all’Atto di indirizzo relativo ai terreni della fiera nella zona del nuovo Palacongressi, perché rappresentano da sempre la posizione di Forza Italia, ma in questa occasione, mi interessa stigmatizzare ancora una volta l’inadeguatezza della Amministrazione Riminese nel gestire partite complesse come quella di cui stiamo discutendo.
Pare infatti che l’esempio Aeradria non abbia insegnato nulla ed il Sindaco Gnassi, anche in questa occasione, non si è comportato come un attento socio di una sua società (Rimini Fiera s.p.a.) ma ha trattato la Fiera come un interlocutore estraneo, sospettato di chissà quali speculazioni.
Far trascorrere gli anni in sterili trattative per fare o non fare la piscina e detrarre dal prezzo di vendita del terreno il costo di tale intervento, ha chiaramente modificato il piano finanziario fatto a suo tempo da Rimini Fiera e dalla società Palacongressi, riducendo le entrate previste da 24 milioni di euro a 20 o peggio 15 milioni di euro.
Ciò di cui però l’Amministrazione non sembra tener conto è che quell’introito, serviva a ridurre il debito di una sua società partecipata per un investimento concordato, e che se questa società si dovesse trovare in difficoltà metterebbe nei guai anche il Comune stesso.
Ho veramente l’impressione, anzi la certezza, che a Palazzo Garampi sia veramente sfuggita di mano la situazione economica complessiva della galassia comunale e si continui a ragionare senza tener conto di dinamiche economiche e finanziarie ma solo di romantiche immagini staccate dalla realtà.
Il verde, le piste ciclabile le feste e le varie pedonalizzazioni, sono tutte cose piacevoli ed auspicabili, ma che riguardano un piccolo pezzo di ciò che comporta il Governo di una Città ed invece se non sia ha una visione tecnica e competente sulle grandi opere e sulle operazioni finanziarie che le sostengono, c’è il rischio di trovaci più in una pericoloso giungla che in un bel giardino.