PER ‘CONVINCERE’ il dipendente a licenziarsi arriva in ditta armato di un ficile da poligono. Altro che articolo 18, per l’operaio di un’azienda riminese che oggi presenterà una denuncia per stalking e minacce aggravate, nei confronti di uno dei due soci dell’azienda per cui lavora.
I FATTI risalgono a qualche giorno fa. Secondo la versione del giovane, un riminese, di 32 anni, era da un pezzo che uno dei proprietari gli rendeva la vita impossibile. Nella ditta capita che a volte sia necessario sollevare dei pesi, e a lungo andare l’operaio aveva cominciato ad accusare un forte mal di schiena. A quel punto aveva chiesto ai titolari di potere utilizzare una macchina oppure di esentarlo da quell’incarico. Da quel momento era nata una sorta di ‘guerra’ tra lui e uno dei due soci, il quale aveva cominciato a stargli addosso. Sempre secondo il racconto fatto nella denuncia, l’uomo lo incalzava continuamente, osservando ogni sua mossa. Una pressione continua, oltre a battute poco edificanti che lui comincia a registrare con il cellulare. La tensione sale con il passare del tempo, il padrone gli sta sempre più sopra e a maggio cominciano a fargli capire che deve licenziarsi. All’inizio gli prospettano varie soluzioni, ma lui non ha nessuna intenzione di lasciare il lavoro. La situazione a quel punto si fa ancora più ‘calda’ fino a quando si arriva al pomeriggio in questione.
ERANO circa le 14,30, sostiene l’operaio, e in quel momento nella ditta c’era soltanto lui. Vede il socio in questione andare verso di lui e con orrore si rende conto che quello ha un fucile in mano. Non dice una parola, ma si avvicina al bancone dove lui sta lavorando, si siede davanti e appoggia l’arma puntandola nella sua direzione. Una scena alluncinante che dura in tutto pochi minuti, durante i quali il titolare non dice una sola parola. A parlare per lui è quel fucile, un’arma da poligono di quelli con il binocolo. L’operaio si spaventa a morte, la prende come una minaccia bella e buona e lo raccolta all’altro socio che però minimizza. Ma lui non ce la fa più, va dal medico che gli riscontra una sindrome ansiosa depressiva. Il passo successivo però è quello di rivolgersi a un legale, l’avvocato Piero Venturi, per fomalizzare una denuncia che presenterà questa mattina. Il resto del Carlino
